1GIUSTIFICATI adunque per fede, sapendo che l'afflizione opera pazienza, nel suo tempo.
7Perciocchè, appena muore alcuno per un giusto; ma pur per un uomo da bene forse ardirebbe alcuno morire.
8Ma Iddio commenda l'amor suo verso noi, in ciò che mentre eravamo ancor peccatori, Cristo è morto per noi, saremo per lui salvati dall'ira la grazia di Dio, e il dono, per la grazia dell'un uomo Gesù Cristo.
16Ed anche non è il dono come ciò ch'è venuto per l'uno che ha peccato; perciocchè il giudicio è di una offesa a condannazione; ma la grazia è di molte offese a giustizia.
17Perciocchè, se, per l'offesa di quell'uno, la morte ha regnato per esso uno; molto maggiormente coloro che ricevono l'abbondanza della grazia, e del dono della giustizia, regneranno in vita, per l'uno, che è Gesù Cristo).
18Siccome adunque per una offesa il giudicio è passato a tutti gli uomini, in condannazione, così ancora per un atto di giustizia la grazia è passata a tutti gli uominiGiov. 12.32. Ebr. 2.9., in giustificazione di vita.
19Perciocchè, siccome per la disubbidienza dell'un uomo que' molti sono stati costituiti peccatori, così ancora per l'ubbidienza dell'uno quegli altri molti saranno costituiti giusti.
20Or la legge intervenne, acciocchè l'offesa abbondasseGiov. 15.22. Rom. 3.20; 4.15; 7.8. Gal. 3.19,23.; ma, dove il peccato è abbondato, la grazia è soprabbondataLuc. 7.47. 1 Tim. 1.14.;
21acciocchè, siccome il peccato ha regnato nella morte, così ancora la grazia regni per la giustizia, a vita eterna, per Gesù CristoGiov. 1.17., nostro Signore.
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