SALMI 88 - Diodati Bible 1885

SALMO LXXXVIIIIl Salmista si lamenta dei suoi grandi mali e supplica Iddio di liberarneloMaschil di Heman Ezrahita, che è un cantico di salmo, dato al Capo de' Musici, dei figliuoli di Core, per cantarlo sopra Mahalat

1O SIGNORE Iddio della mia salute,

Io grido di giorno e di notte, nel tuo cospetto

8Tu hai allontanati da me i miei conoscenti,

Tu mi hai renduto loro grandemente abbominevole? (Sela.)

11La tua benignità si narrerà ella nel sepolcro?

E la tua verità nel luogo della perdizione?

12Le tue maraviglie si conosceranno esse nelle tenebre?

E la tua giustizia nella terra dell'obblioEccl. 9.5.?

13Ora quant'è a me, o Signore, io grido a te;

E la mia orazione ti si fa incontro la mattina.

14Perchè scacci, o Signore, l'anima mia?

Perchè nascondi il tuo volto da me?

15Io son povero, e vengo meno fin dalla mia giovanezza;

Io porto i tuoi spaventi, e ne sto in forseGiob. 6.4..

16Le tue ire mi son passate addosso;

I tuoi terrori mi hanno deserto;

17Mi han circondato come acque tuttodì;

Tutti quanti mi hanno intorniato.

18Tu hai allontanati da me amici e compagni;

I miei conoscenti son nascosti nelle tenebre.

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