EPISTOLA II DI S. PIETRO 1 - Diodati Bible 1885

Soprascritta e saluti

1SIMON PIETRO, servitore ed apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ottenuta fede di pari prezzo che noi, nella giustizia dell'Iddio e Salvator nostro, Gesù CristoRom. 3.24-26.;

2grazia e pace vi sia moltiplicata nella conoscenza di Dio, e di Gesù, nostro Signore.

Esortazione a praticar le virtù cristiane

3SICCOME la sua potenza divina ci ha donate tutte le cose, che appartengono alla vita ed alla pietà, per la conoscenzaGiov. 17.3. di colui che ci ha chiamati1 Tess. 2.12. 2 Tim. 1.9. per la sua gloria e virtù;

4per le quali ci son donate le preziose e grandissime promesse2 Cor. 7.1.; acciocchè per esse voi siate fatti partecipi della natura divinaGiov. 1.12. 2 Cor. 3.18. Efes. 4.24. Ebr. 12.10. 1 Giov. 3.2., essendo fuggiti dalla corruzione in concupiscenza, che è nel mondo;

5voi ancora simigliantemente, recando a questo stesso ogni studio, sopraggiungete alla fede vostra la virtù, e alla virtù la conoscenza2 Piet. 3.18.;

6e alla conoscenza la continenzaFat. 24.25., e alla continenza la sofferenzaGiac. 1.3,4., e alla sofferenza la pietà;

7e alla pietà l'amor fraterno, e all'amor fraterno la carità1 Cor. 13.13. Gal. 6.10. 1 Tess. 3.12; 5.15..

8Perciocchè, se queste cose sono ed abbondano in voi, non vi renderanno oziosi, nè steriliGiov. 15.2. Tit. 3.14. nella conoscenza del Signor nostro Gesù Cristo.

9Poichè colui nel quale queste cose non sono, è cieco1 Giov. 2.9,11., di corta vista, avendo dimenticato il purgamentoTit. 2.14. 1 Giov. 1.7. de' suoi vecchi peccati.

10Perciò, fratelli, vie più studiatevi di render ferma la vostra vocazione ed elezione1 Giov. 3.19.; perciocchè, facendo queste cose, non v'intopperete giammai1 Giov. 2.10..

11Imperocchè così vi sarà copiosamente porta l'entrata all'eterno regno del Signor nostro Gesù Cristo.

12Perciò io non trascurerò di rammemorarvi del continuo queste cose; benchè siate già intendenti, e confermati nella presente verità1 Piet. 5.12. 1 Giov. 2.21..

13Or io stimo esser cosa ragionevole, che, mentre io sono in questa tenda, io vi risvegli per ricordo2 Piet. 3.1.;

14sapendo che fra poco la mia tenda ha da essere posta giù1 Tim. 4.6.; siccome ancora il Signor nostro Gesù Cristo me l'ha dichiaratoGiov. 13.36; 21.18,19..

15Ma io mi studierò che ancora, dopo la mia partenza, abbiate il modo di rammemorarvi frequentemente queste cose.

16Poichè non vi abbiamo data a conoscer la potenza e l'avvenimento del Signor nostro Gesù Cristo, andando dietro a favole artificiosamente composte1 Cor. 2.1,4. 2 Cor. 2.17.; ma essendo stati spettatori della maestà di essoGiov. 1.14. 1 Giov. 1.1 ecc.; 4.14..

17Perciocchè egli ricevette da Dio Padre onore e gloria, essendogli recata una cotal voce dalla magnifica gloria: Questi è il mio diletto Figliuolo, nel quale io ho preso il mio compiacimentoMat. 3.17; 17.5..

18E noi udimmo questa voce recata dal cielo, essendo con lui sul monte santoMat. 17.1 ecc..

19Noi abbiamo ancora la parola profetica più ferma, alla quale fate bene di attendere, come ad una lampana rilucente in un luogo scuroSal. 119.105. Giov. 5.35., finchè schiarisca il giorno, e che la stella mattutina sorga ne' cuori vostri2 Cor. 4.6. Apoc. 2.28; 22.16.;

20sapendo questo imprima, che alcuna profezia della scrittura non è di particolare interpretazione.

21Perciocchè la profezia non fu già recata per volontà umana2 Tim. 3.16. 1 Piet. 1.10,11.; ma i santi uomini di Dio hanno parlato, essendo sospinti dallo Spirito Santo2 Sam. 23.2. Luc. 1.70. Fat. 1.16; 3.18..

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