ISAIA 38 - Diodati Bible 1885

Malattia e guarigione miracolosa di Ezechia. Il cantico di Ezechia(2 Re. 20.1-11. 2 Cron. 32.24-26)

1IN quel tempo, Ezechia infermò a morte. E il profeta Isaia, figliuolo di Amos, venne a lui, e gli disse: Il Signore ha detto così: Disponi della tua casa; perciocchè tu sei morto, e non viverai più.

2Allora Ezechia voltò la faccia verso la parete, e fece orazione al Signore.

3E disse: Deh! Signore, ricordati ora che io son camminato nel tuo cospetto in verità, e di cuore intiero; ed ho fatto quello che ti è a grado. Ed Ezechia pianse di un gran pianto.

4Allora la parola del Signore fu indirizzata ad Isaia, dicendo:

5Va', e di' ad Ezechia: Così ha detto il Signore Iddio di Davide, tuo padre: Io ho udita la tua orazione, io ho vedute le tue lagrime; ecco, io aggiungerò quindici anni al tempo della tua vita.

6E libererò te, e questa città, dalla mano del re degli Assiri; e sarò protettore di questa città.

7E questo ti sarà, da parte del Signore, il segno ch'egli adempierà questa parola, ch'egli ha pronunziata:

8Ecco, dice il Signore, io di presente farò ritornar l'ombra dell'orologio, la quale è già discesa nell'orologio dal sole di Achaz, indietro di dieci gradi. E il sole ritornò indietro di dieci gradi, per li gradi, per li quali già era disceso.

9 Quest'è quel che scrisse Ezechia, re di Giuda, dopo che fu stato infermo, e fu guarito della sua infermità:

10Io diceva allora che i miei giorni erano ricisi:

Io me ne vol alle porte del sepolcro;

Io son privato del rimanente de' miei anni.

11Io diceva: Io non vedrò più il Signore,

Il Signore, nella terra de' viventi.

18Perciocchè il sepolcro non ti celebrerà,

La morte non ti loderà;

Quelli che scendono nella fossa non ispereranno nella tua verità.

19I viventi, i viventi saran quelli che ti celebreranno,

Come io fo al dì d'oggi;

Il padre farà assapere a' figliuoli la tua verità.

20Il Signore mi salvera,

E noi soneremo i miei cantici,

Tutto il tempo della vita nostra,

Nella Casa del Signore.

21Or Isaia avea detto: Piglisi una massa di fichi secchi, e facciasene un impiastro sopra l'ulcera, ed egli guarirà2 Re. 20.7 ecc..

22Ed Ezechia avea detto: Quale è il segno, che io salirò alla Casa del Signore?

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