1E GESÙ, messosi a parlare, da capo ragionò loro in parabole, dicendo:
2Il regno de' cieli è simile ad un re, il qual fece le nozze al suo figliuolo.
7E quel re, udito ciò, si adirò, e mandò i suoi eserciti, e distrusse que' micidiali.
14Perciocchè molti son chiamati, ma pochi eletti, disse: Perchè mi tentate, o ipocriti?
19Mostratemi la moneta del censo. Ed essi gli porsero un denaro.
20Ed egli disse loro: Di chi è questa figura, e questa soprascritta?
21Essi gli dissero: Di Cesare. Allora egli disse loro: Rendete dunque a Cesare le cose che appartengono a Cesare, e a Dio le cose che appartengono a Dio.
22Ed essi, udito ciò, si maravigliarono, e, lasciatolo, se ne andarono.
I Sadducei e la risurrezione(Mar. 12.18-27. Luc. 20.27-40)23IN quell'istesso giorno vennero a lui i Sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione? Iddio non è l'Iddio de' morti, ma de' viventi.
33E le turbe, udite queste cose, stupivano della sua dottrina.
Il gran comandamento(Mar. 12.28-34. Luc. 10.25-27)34ED i Farisei, udito ch'egli avea chiusa la bocca a' Sadducei, si raunarono insieme.
35E un dottor della legge lo domandò, tentandolo, e dicendo:
36Maestro, quale è il maggior comandamento della legge?
37E Gesù gli disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, e con tutta la mente tua.
40Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge, ed i profeti?
45Se dunque Davide lo chiama Signore, come è egli suo figliuolo?
46E niuno poteva rispondergli nulla; niuno eziandio ardì più, da quel dì innanzi, fargli alcuna domanda.
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