1Migliore è un boccon di pane secco, con quiete,
Che una casa piena di animali ammazzati, con rissa;
Chi si rallegra della calamità altrui non resterà impunito;
Ma chi lo ridice disunisce gli amici.
10La riprensione scende più addentro nell'uomo intendente,
Che cento percosse date allo stolto.
11Il malvagio non cerca altro che ribellione;
Ma l'angelo crudele sarà mandato contro a lui.
12Scontrisi pure in un uomo un'orsa, a cui sieno stati tolti i suoi figli,
Anzi che un pazzo nella sua pazzia.
13Il male non si dipartirà giammai dalla casa
Di chi rende il mal per lo bene.
19Chi ama contesa ama misfatto;
Chi alza la sua porta cerca ruina.
22Il cuore allegro giova, come una medicina;
Ma lo spirito afflitto secca le ossa.
23L'empio prende il presente dal seno,
Ed amaritudine a colei che l'ha partorito.
26Egli non è bene di condannare il giustover. 15. Prov. 18.5., non pure ad ammenda,
Nè che i principi battano alcuno per dirittura.
27Chi rattiene i suoi detti è dotato di conoscimentoGiac. 1.19.;
E chi è di spirito riservato è uomo intendente.
28Lo stolto stesso è reputato savio, quando si tace;
E prudente, quando tiene le labbra chiuseGiob. 13.5..
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