1GIACOMO;
3sapendo che la prova della vostra fede produce pazienza.
4Or abbia la pazienza un'opera compiuta; acciocchè voi siate compiuti ed intieri, non mancando di nulla.
5Che se alcun di voi manca di sapienza, e non fa onta, e gli sarà donata.
6Ma chieggala in fede, senza star punto in dubbio.
10E il ricco, della sua bassezza; perciocchè egli trapasserà come fior d'erba, la quale il Signore ha promessa.
13Niuno, essendo tentato, dica: Io son tentato da Dio; poichè Iddio non può esser tantato di mali, e altresì non tenta alcuno.
14Ma ciascuno è tentato, essendo attratto e adescato dalla propria concupiscenza.
18Egli ci ha di sua volontà, e non solo uditori; ingannando voi stessi.
23Perciocchè, se alcuno è uditor della parola, e non facitoreLuc. 6.47 ecc. Giac. 2.14 ecc., egli è simile ad un uomo che considera la sua natia faccia in uno specchio.
24Imperocchè, dopo ch'egli si è mirato, egli se ne va, e subito ha dimenticato quale egli fosse.
25Ma chi avrà riguardato bene addentro nella legge perfetta, che è la legge della libertàGiov. 8.32. Gal. 5.1., e sarà perseverato; esso, non essendo uditore dimentichevole, ma facitor dell'opera, sarà beato nel suo operareLuc. 11.28. Giov. 13.17..
26Se alcuno pare esser religioso fra voi, e non tiene a freno la sua linguaSal. 34.13; 39.1. Giac. 3.6. 1 Piet. 3.10., ma seduce il cuor suo, la religion di quel tale è vana.
27La religione pura ed immacolata, dinanzi a Dio e Padre, è questa; visitar gli orfani, e le vedove, nelle loro afflizioniIs. 1.17; 58.6,7. Mat. 25.35,36.; e conservarsi puro dal mondoRom. 12.2. Giac. 4.4..
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