II RE 6 - Diodati Bible 1885

Il ferro natante; i Siri colpiti di cecità

1OR i figliuoli de' profeti dissero ad Eliseo: Ecco ora, il luogo dove noi sediamo davanti a te è troppo stretto per noi;

2deh! lascia che andiamo fino al Giordano, e di là prenderemo ciascuno un pezzo di legname, e ci faremo là un luogo da abitarvi. Ed egli disse loro: Andate.

3E uno di essi disse: Deh! piacciati venire co' tuoi servitori. Ed egli disse: Io andrò.

4Egli adunque andò con loro; e giunti al Giordano, si misero a tagliar le legna.

5E avvenne che uno di essi, abbattendo un pezzo di legname, il ferro della sua scure cadde nell'acqua; onde egli gridò e disse: Ahi! signor mio; anche l'avea io in prestanza.

6E l'uomo di Dio disse: Ove è caduto? Ed egli gli mostrò il luogo. Allora egli tagliò un legno, e lo gittò là, e fece notare il ferro disopra; e disse a colui: Toglilo.

7Ed egli distese la mano, e lo prese.

8Or il re di Siria faceva guerra contro ad Israele, e si consigliava co' suoi servitori, dicendo: Io porrò campo in tale ed in tal luogo.

9E l'uomo di Dio mandava a dire al re d'Israele: Guardati che tu non passi per quel luogo; perciocchè i Siri vi sono in agguato.

10E il re d'Israele mandava a quel luogo che gli avea detto l'uomo di Dio, e del quale egli l'avea avvisato, e si guardava di passar per là; e questo avvenne più d'una, e di due volte.

11E il cuore del re di Siria si conturbò per questo; e chiamò i suoi servitori, e disse loro: Non mi dichiarerete voi chi de' nostri manda al re d'Israele?

12Ma uno de' suoi servitori gli disse: Non ve n'è alcuno, o re, mio signore; ma il profeta Eliseo, che è in Israele, dichiara al re d'Israele le parole stesse che tu dici nella camera nella quale tu giaci.

13Ed egli disse: Andate, e vedete ove egli è, ed io manderò a pigliarlo. E gli fu rapportato, e detto: Eccolo in Dotan.

14Ed egli vi mandò cavalli, e carri, e un grosso stuolo, il quale giunse là di notte, e intorniò la città.

15Or la mattina, a buon'ora, il servitore dell'uomo di Dio si levò, ed uscì fuori, e vide lo stuolo che intorniava la città, e i cavalli, e i carri. E quel servitore disse all'uomo di Dio: Ahi! signore mio, come faremo?

16Ma egli disse: Non temere; perciocchè più sono quelli che son con noi, che quelli che son con loro. Or egli passava su le mura, e il popolo riguardò, ed ecco, il re avea un cilicio di dentro sopra la carne.

31E il re disse: Così mi faccia Iddio, e così aggiunga, se la testa di Eliseo, figliuolo di Safat, resta oggi sopra lui.

32Or Eliseo sedeva in casa sua, e gli Anziani sedevano appresso a lui; e il re vi mandò un uomo de' suoi; ma avanti che il messo fosse venuto a lui, Eliseo disse agli Anziani: Non vedete voi che il figliuolo di quel micidiale ha mandato per tormi la testa? vedete, dopo che il messo sarà venuto, serrate l'uscio; ed impedite, serrando l'uscio di forza, che egli non entri; il suono de' piedi del suo signore non viene egli dietro a lui?

33Mentre egli parlava ancora con loro, ecco, il messo scendeva a lui, e disse: Ecco, questo male procede dal Signore, che debbo io più sperare nel SignoreGiob. 2.9.?

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