ISAIA 44 - Diodati Bible 1885

La grandezza dell'Eterno. — La vanità degl'idoli

1ORA dunque ascolta, o Giacobbe, mio servitore; e tu, Israele, che io ho eletto.

2Così ha detto il Signore, tuo Fattore, e tuo Formatore fin dal ventre, il qual ti aiuta: Non temere, o Giacobbe, mio servitore; e tu, Iesurun.

7E chi è come me, che abbia chiamato, e dichiarato, e ordinato quello, da che io stabilii il popolo antico? annunzino loro que' dii le cose future, e quelle che avverranno; ed essi son testimoni a sè stessi che quelli non vedono, e non conoscono; acciocchè sieno confusi.

10Chi ha formato un dio? e chi ha fusa una scultura? Ella non gioverà nulla, e lo scarpello, e lavora col carbone, e forma la scultura co' martelli; ed anche, mentre la lavora con la forza del suo braccio, ha fame, e le forze gli mancano; egli non beve acqua, e si stanca.

13Il legnaiuolo stende il regolo, disegna la scultura con la sinopia, la lavora con asce, e la disegna con la sesta, e la fa alla somiglianza umana, secondo la gloria dell'uomo; acciocchè dimori in casa.

14Tagliando de' cedri, egli prende un elce, ed una quercia, e li lascia fortificar fra gli alberi di una selva; egli pianta un frassino salvatico, il qual la pioggia fa crescere.

15E quegli alberi servono all'uomo per bruciare; ed egli ne prende una parte, e se ne scalda; ed anche ne accende del fuoco, e ne cuoce del pane; ed anche ne fa un dio, e l'adora; ne fa una scultura, e le s'inchina.

16Egli ne avrà bruciata la metà al fuoco, col mezzo dell'altra metà egli avrà mangiata della carne, ed avrà arrostito l'arrosto, e si sarà saziato; ed anche, dopo essersi scaldato, dirà: Eia! io mi sono scaldato; io ho veduto il fuoco.

17Poi impiega il rimanente a fare un dio, in una sua scultura, alla quale egli s'inchina, e l'adora, e gli fa orazione, e dice: Liberami; perciocchè tu sei il mio dio.

18Essi non hanno conoscimento, nè intendimento alcuno; perciocchè i loro occhi sono incrostati, per non vedere; e i lor cuori, per non intendere; convertiti a me, perciocchè io ti ho riscattato, senza che alcuno sia stato meco;

25che annullo i segni de' bugiardi, e fo impazzar gl'indovini; che fo andare a ritroso i savi, e rendo stolto il loro conoscimento1 Cor. 1.20.;

26che confermo la parola del mio servitore, e adempio il consiglio de' miei Angeli; che dico a Gerusalemme: Tu sarai abitata; ed alle città di Giuda: Voi sarete riedificate; ed io ridirizzerò le sue ruine;

27che dico al profondo mare: Seccati; e che asciugherò i suoi fiumi;

28che dico a Ciro: Mio pastore; e fo ch'egli adempierà tutta la mia volontà, per dire a Gerusalemme: Tu sarai riedificata; ed al tempio: Tu sarai di nuovo fondato2 Cron. 36.22,23. Esd. 1.1,2..

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