FATTI DEGLI APOSTOLI 9 - Diodati Bible 1885

La conversione di Saulo sulla via di Damasco(Fat. 22.1-16; 26.9-18)

1OR Saulo, sbuffando ancora minacce ed uccisione contro a' discepoli del Signore, venne al sommo sacerdote;

2e gli chiese lettere alle sinagoghe in Damasco, acciocchè, se pur ne trovava alcuni di questa setta, uomini, o donne, li menasse legati in Gerusalemme.

3Ora, mentre era in cammino, avvenne che, avvicinandosi a Damasco, di subito una luce dal cielo gli folgorò d'intorno? E il Signore gli disse: Levati, ed entra nella città, e ti sarà detto ciò che ti convien fare.

7Or gli uomini che facevano il viaggio con lui ristettero attoniti, udendo ben la voce, ma non veggendo alcuno.

14E qui eziandio ha podestà da' principali sacerdoti di far prigioni tutti coloro che invocano il tuo nome.

15Ma il Signore gli disse: Va', perciocchè costui mi è un vaso eletto.

21E tutti coloro che l'udivano, stupivano, e dicevano: Non è costui quel che ha distrutti in Gerusalemme quelli che invocano questo nome? e per questo è egli eziandio venuto qua, per menarli prigioni a' principali sacerdoti.

22Ma Saulo vie più si rinforzava, e confondeva i Giudei che abitavano in Damasco, dimostrando che questo Gesù è il Cristo.

23Ora, passati molti giorni, i Giudei presero insieme consiglio di ucciderlo.

30Ma i fratelli, avendolo saputo, lo condussero in Cesarea, e di là lo mandarono in Tarso.

31Così la chiesa, per tutta la Giudea, Galilea, e Samaria, avea pace, essendo edificataFat. 8.1. 1 Cor. 8.1.; e, camminando nel timor del Signore, e nella consolazion dello Spirito Santo, moltiplicava.

Guarigione di Enea; risurrezione di Tabita

32Or avvenne che Pietro, andando attorno da tutti, venne eziandio a' santi, che abitavano in Lidda.

33E quivi trovò un uomo, chiamato per nome Enea, il qual già da otto anni giacea in un letticello, essendo paralitico.

34E Pietro gli disse: Enea, Gesù, che è il Cristo, ti sanaFat. 3.6,16; 4.10.; levati, e rifatti il letticello. Ed egli in quello stante si levò.

35E tutti gli abitanti di Lidda, e di Saron, lo videro, e si convertirono al Signore.

36Or in Ioppe v'era una certa discepola, chiamata Tabita; il qual nome, interpretato, vuol dire Cavriuola; costei era piena di buone opereEfes. 2.10. 1 Tim. 2.9,10. Tit. 3.8., e di limosine, le quali ella faceva.

37Ed in que' giorni avvenne ch'ella infermò, e morì. E dopo che fu stata lavata, fu posta in una sala.

38E, perciocchè Lidda era vicin di Ioppe, i discepoli, udito che Pietro vi era, gli mandarono due uomini, per pregarlo che senza indugio venisse fino a loro.

39Pietro adunque si levò, e se ne venne con loro. E, come egli fu giunto, lo menarono nella sala; e tutte le vedove si presentarono a lui, piangendo, e mostrandogli tutte le robe, e le veste, che la Cavriuola faceva, mentre era con loro.

40E Pietro, messi tutti fuoriMat. 9.25., si pose inginocchioni, e fece orazione. Poi, ricoltosi al corpo, disse: Tabita, levatiMar. 5.41,42. Giov. 11.43.. Ed ella aperse gli occhi; e, veduto Pietro, si levò a sedere.

41Ed egli le diè la mano, e la sollevò; e, chiamati i santi e le vedove, la presentò loro in vita.

42E ciò fu saputo per tutta Ioppe, e molti credettero nel SignoreGiov. 11.45; 12.11..

43E Pietro dimorò molti giorni in Ioppe, in casa d'un certo Simone coiaio.

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