EPISTOLA DI S. PAOLO AGLI EFESI 4 - Diodati Bible 1885

1IO adunque, il prigione.

8Per la qual cosa dice: Essendo salito in alto, egli ha menata in cattività moltitudine di prigioni.

9Or quello: È salito, che cosa è altro, se non che prima ancora era disceso nelle parti più basse della terra, e gli altri evangelisti, l'uomo vecchio, creato, secondo Iddio, in giustizia, e santità di veritàEfes. 2.10..

25Perciò, deposta la menzogna, parlate in verità ciascuno col suo prossimoZac. 8.16. ver. 4.15 e rif. Col. 3.9.; poichè noi siam membra gli uni degli altriRom. 12.5..

26Adiratevi, e non peccateSal. 4.4; 37.8.; il sole non tramonti sopra il vostro cruccio.

27E non date luogo al diavolo2 Cor. 2.10,11. Giac. 4.7..

28Chi rubava non rubi più; anzi più tosto fatichi, facendo qualche buona opera con le proprie maniFat. 20.35. 1 Tess. 4.11. 2 Tess. 3.8,11,12., acciocchè abbia di che far parte a colui che ha bisognoLuc. 3.11. Rom. 12.13..

29Niuna parola malvagia esca dalla vostra boccaMat. 12.34-37. Efes. 5.4. Col. 3.8.; ma, se ve n'è alcuna buona ad edificazioneCol. 4.5. 1 Tess. 5.11., secondo il bisogno; acciocchè conferisca grazia agli ascoltantiCol. 3.16..

30E non contristate lo Spirito Santo di DioIs. 63.10. 1 Tess. 5.19., col quale siete stati suggellati per il giorno della redenzioneRom. 8.23. Efes. 1.13,14..

31Sia tolta via da voi ogni amaritudineCol. 3.8., ed ira, e cruccio, e grido, e maldicenzaTit. 3.2,3. Giac. 4.11., con ogni malizia.

32Ma siate gli uni inverso gli altri benigni, misericordiosiCol. 3.12,13. 1 Piet. 3.8., perdonandovi gli uni gli altri, siccome ancora Iddio vi ha perdonati in CristoMat. 6.14. Mar. 11.25..