1Or egli giunse in Derba andammo fuor della città, presso del fiume, dove era il luogo ordinario dell'orazione; e postici a sedere, parlavamo alle donne ch'erano quivi raunate.
14Ed una certa donna, chiamata per nome Lidia, mercatante di porpora, della città di Tiatiri, ci pregò dicendo: Se voi mi avete giudicata esser fedele al Signore, entrate in casa mia, e dimoratevi. E ci fece forza.
16Or avvenne, come noi andavamo all'orazione, che noi incontrammo una fanticella, che avea uno spirito di Pitone, la quale con indovinare facea gran profitto a' suoi padroni.
17Costei, messasi a seguitar Paolo e noi, gridava, dicendo: Questi uomini son servitori dell'Iddio altissimo, e vi annunziano la via della salute?
31Ed essi dissero: Credi nel Signor Gesù Cristo.
34Poi, menatili in casa sua, mise loro la tavolaLuc. 5.29; 19.6.; e giubilava d'avere, con tutta la sua casa, creduto a Dio.
35Ora, come fu giorno, i pretori mandarono i sergenti a dire al carceriere: Lascia andar quegli uomini.
36E il carceriere rapportò a Paolo queste parole, dicendo: I pretori hanno mandato a dire che siate liberati; ora dunque uscite, e andatevene in pace.
37Ma Paolo disse loro: Dopo averci pubblicamente battuti, senza essere stati condannati in giudicio, noi che siam RomaniFat. 22.25 ecc., ci hanno messi in prigione; ed ora celatamente ci mandano fuori! La cosa non andrà così; anzi, vengano eglino stessi, e ci menino fuori.
38E i sergenti rapportarono queste parole a' pretori; ed essi temettero, avendo inteso ch'erano Romani.
39E vennero, e li pregarono di perdonar loro; e menatili fuori, li richiesero d'uscir della città.
40Ed essi, usciti di prigione, entrarono in casa di Lidia; e, veduti i fratelli, li consolarono, e poi si dipartirono.
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