1GUARDA il tuo piè, quando tu andrai nella Casa di Dio; perciocchè essi, facendo male, non però se ne avveggono.
2Non esser precipitoso nel tuo parlare, e il tuo cuore non si affretti a proferire alcuna parola nel cospetto di Dio; perciocchè Iddio, è nel cielo, e tu sei in terra; però sieno le tue parole poche; perciocchè gli stolti non gli son punto grati; adempi ciò che avrai votato.
5Meglio è che tu non voti, che se tu voti, e non adempi, andandosene come è venuto; e non prende nulla della sua fatica, ch'egli se ne porti via nella mano.
16Anche questo è una mala doglia; conciossiachè egli se ne vada come egli è venuto; e che profitto ha egli di essersi affaticato per del vento?
17Ed anche tutti i giorni della sua vita egli avrà mangiato in tenebre, con molta tristezza, e doglia, e cruccio.
18Ecco ciò che io ho veduto: ch'egli è una buona e bella cosa che l'uomo mangi, e beva, e goda del bene con tutta la sua fatica ch'egli dura sotto il sole, tutti i giorni della sua vita, i quali Iddio gli ha dati; perchè questo è la sua parteEccl. 2.24. 1 Tim. 6.17 ecc..
19Ed anche quando Iddio, avendo date a chi che sia ricchezze e facoltà, gli dà ancora il potere di mangiarne, e di prenderne la sua parte, e di rallegrarsi della sua fatica: ciò è un dono di Dio.
20Perciocchè un tale non si ricorderà molto dei giorni della sua vita; conciossiachè Iddio gli risponda per l'allegrezza del suo cuore.
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