ISAIA 51 - Diodati Bible 1885

Restaurazione e salvazione d'Israele

1ASCOLTATEMI, voi che procacciate la giustizia.

3Perciocchè il Signore consolerà Sion, e le mie braccia giudicheranno i popoli; le isole mi aspetteranno, e spereranno nel mio braccio.

6Alzate gli occhi vostri al cielo, e riguardate in terra abbasso; perciocchè i cieli si dissolveranno a guisa di fumo, e la terra sarà logorata come un vestimento, ed i suoi abitanti similmente morranno.

12Io, io son quel che vi consolo?

13Ed hai dimenticato il Signore che ti ha fatto, che ha distesi i cieli, e fondata la terra; ed hai del continuo, tuttodì, avuto paura dell'indegnazione di colui che ti stringeva, quando egli si apparecchiava per distruggere; ora, dove è l'indegnazione di colui che ti stringeva?

14Colui che è stato menato in cattività si affretta a sciogliersi, acciocchè non muoia nella fossa, e che non gli manchi il pane.

15Or io sono il Signore Iddio tuo, che muovo il mare, e fo che le sue onde romoreggiano; il cui Nome è: Il Signor degli eserciti.

16Ed ho messe le mie parole nella tua boccaDeut. 18.18. Giov. 3.34., e ti ho coperto con l'ombra della mia mano, per piantare i cieli, e per fondar la terraIs. 65.17; 66.22., e per dire a Sion: Tu sei il mio popolo.

17Risvegliati, risvegliati, levati, o Gerusalemme, che hai bevuta dalla mano del Signore la coppa della sua indegnazione; tu hai bevuta, anzi succiata la feccia della coppa di stordimentoApoc. 14.9,10..

18Infra tutti i figliuoli ch'ella ha partoriti, non vi è alcuno che la guidi; nè, fra tutti i figliuoli che ha allevati, alcuno che la prenda per la mano.

19Queste due cose ti sono avvenute; chi se ne conduole teco? Guastamento e ruina; spada e fame; per chi ti consolerei io?

20I tuoi figliuoli son venuti meno, son giaciuti in capo d'ogni stradaLam. 2.11,12., come un bue salvatico che è ne' lacci, pieni dell'indegnazione del Signore, dello sgridar dell'Iddio tuo.

21Perciò ascolta ora questo, o tu afflitta ed ebbra, e non di vinover. 17. Lam. 3.15.;

22così ha detto il tuo Signore, il Signore, e l'Iddio tuo, che difende la causa del suo popolo: Ecco, io ti ho tolta di mano la coppa di stordimento, la feccia della coppa della mia indegnazione; tu non ne berrai più per l'innanzi.

23Ed io la metterò in mano a quelli che ti affliggonoGer. 25.17,26,28. Zac. 12.2., che han detto all'anima tua: Inchinati, e noi ti passeremo addosso: laonde tu hai posto il tuo corpo come terra, e come una strada a' passanti.

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