1FRATELLI miei, non abbiate la fede della gloria di Gesù Cristo.
2Perciocchè, se nella vostra raunanza entra un uomo con l'anel d'oro, in vestimento splendido; e v'entra parimente un povero, in vestimento sozzo;
3e voi riguardate a colui che porta il vestimento splendido, e gli dite: Tu, siedi qui onorevolmente; e al povero dite: Tu, stattene quivi in piè, o siedi qui sotto allo scannello de' miei piedi;
4non avete voi fatta differenza in voi stessi? e non siete voi divenuti de' giudici con malvagi pensieri?
5Ascoltate, fratelli miei diletti: non ha Iddio eletti i poveri del mondo ch'egli ha promessa a coloro che l'amano, voi commettete peccato, essendo dalla legge convinti, come trasgressori.
10Perciocchè, chiunque avrà osservata tutta la legge, ed avrà fallito in un sol capo, è colpevole di tutti; ed egli fu chiamato: Amico di DioIs. 41.8..
24Voi vedete adunque che l'uomo è giustificato per le opere, e non per la fede solamente.
25Simigliantemente ancora non fu Raab, la meretrice, giustificata per le opereGios. 2.1 ecc. Ebr. 11.31., avendo accolti i messi, e mandatili via per un altro cammino?
26Poichè, siccome il corpo senza spirito è morto, così ancora la fede senza le opere è morta.
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