EPISTOLA DI S. PAOLO I A'~CORINTI 15 - Diodati Bible 1885

La risurrezione dei morti

1ORA, fratelli, io vi dichiaro l'evangelo, il quale io vi ho evangelizzato, il quale ancora avete ricevuto, e nel quale state ritti.

2Per lo quale ancora siete salvati: che Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le scritture, come all'abortivo.

9Perciocchè io sono il minimo degli apostoli.

10Ma, per la grazia di Dio, io son quel che sono; e la grazia sua, ch'  è stata verso me, non è stata vana; anzi ho vie più faticato che essi tutti; il quale egli non ha risuscitato, se pure i morti non risuscitano.

16Perciocchè, se i morti non risuscitano, Cristo ancora non è risuscitato.

17E se Cristo non è risuscitato, vana è la vostra fede, voi siete ancora ne' vostri peccati; poi, nel suo avvenimento, saranno vivificati coloro che son di Cristo.

26Il nemico, che sarà distrutto l'ultimo, è la morte, acciocchè Iddio sia ogni cosa in tutti.

29Altrimenti, che faranno coloro che son battezzati per li morti? se del tutto i morti non risuscitano, perchè son eglino ancora battezzati per li morti?

30Perchè siamo noi ancora ad ogni ora in pericolo, che utile ne ho io? se i morti non risuscitano, mangiamo e beviamo, perciocchè domani morremo.

50Or questo dico, fratelli, che la carne e il sangue, non possono eredare il regno di DioMat. 16.17. Giov. 3.3-6.; parimente, la corruzione non ereda l'incorruttibilità.

51Ecco, io vi dico un misterio: non già tutti morremo1 Tess. 4.15-17., ma ben tutti saremo mutati; in un momento, in un batter d'occhio, al sonar dell'ultima tromba.

52Perciocchè la tromba soneràMat. 24.31. Giov. 5.25. 1 Tess. 4.16., e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo mutati.

53Poichè conviene che questo corruttibile rivesta incorruttibilità, e che questo mortale rivesta immortalità2 Cor. 5.4..

54E quando questo corruttibile avrà rivestita incorruttibilità, e che questo mortale avrà rivestita immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: La morte è stata abissata in vittoriaIs. 25.8. Apoc. 20.14..

55O morte, ov' è il tuo dardo? o inferno, ov' è la tua vittoriaOs. 13.14.?

56Or il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la leggeRom. 4.15; 5.13; 7.5,13..

57Ma ringraziato sia IddioRom. 7.25., il qual ci dà la vittoria per lo Signor nostro Gesù Cristo1 Giov. 5.4,5..

58Perciò, fratelli miei diletti, state saldi, immobili, abbondanti del continuo nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore1 Cor. 3.8..

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