1PERCIOCCHÈ voi stessi sapete, fratelli, che la nostra entrata fra voi non è stata vana.
2Anzi, benchè prima avessimo, come sapete, patito, e fossimo stati ingiuriati in Filippi, ma a Dio che prova i nostri cuori; Iddio ne è testimonio.
6Nè abbiamo cercato gloria dagli uomini, per non gravare alcun di voi, che vi chiama al suo regno e gloria, la quale ancora opera efficacemente in voi che credete.
14Poichè voi, fratelli, siete divenuti imitatori delle chiese di Dio, che son nella Giudea, in Cristo Gesù; perciocchè ancora voi avete sofferte da quei della vostra nazione le medesime cose ch'essi da' Giudei.
15I quali ed hanno ucciso il Signor GesùFat. 2.23; 3.15; 5.30; 7.52., e i lor propri profetiMat. 5.12; 23.34,37.; e ci hanno scacciati, e non piacciono a Dio, e son contrari a tutti gli uominiEst. 3.8.;
16divietandoci di parlare a' GentiliLuc. 11.52. Fat. 13.50; 14.19; 17.5,13; 18.12 ecc.; 19.8,9; 22.21,22., acciocchè sieno salvati; affin di colmar sempre la misura de 'lor peccatiGen. 15.16. Mat. 23.32.; or l'ira è venuta sopra loro fino all'estremo.
Desiderio di Paolo di rivedere i Tessalonicesi. Sua gioia e suoi voti per le notizie recategli da Timoteo17OR noi, fratelli, orbati di voi per un momento di tempo, di faccia, e non di cuoreCol. 2.5., ci siam vie più studiati di veder la vostra faccia, con molto desiderio1 Tess. 3.10..
18Perciò, siam voluti, io Paolo almeno, una e due volte, venire a voi; ma Satana ci ha impediti.
19Perciocchè, quale è la nostra speranza, o allegrezza, o corona di gloria2 Cor. 1.14. Fil. 4.1.? non siete dessa ancora voi, nel cospetto del Signor nostro Gesù Cristo, nel suo avvenimento1 Tess. 3.13; 4.15-17; 5.23. 2 Tess. 2.1,8. Giac. 5.7,8. 2 Piet. 3.4,12-14.?
20Poichè voi siete la nostra gloria ed allegrezza.
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