EPISTOLA DI S. PAOLO II A'~CORINTI 12 - Diodati Bible 1885

Le visioni celesti e lo stecco nella carne

1CERTO, il gloriarmi non mi è spediente; nondimeno io verrò alle visioni e rivelazioni del Signore.

2Io conosco un uomo in Cristo; perciocchè, quando io sono debole, allora son forte2 Cor. 13.4..

Disinteresse di Paolo

11IO son divenuto pazzo, gloriandomi; voi mi ci avete costretto; poichè da voi doveva io essere commendato; perciocchè io non sono stato da nulla meno di cotesti apostoli sommiGal. 2.6 ecc., benchè io non sia niente1 Cor. 3.7; 15.8,9. Efes. 3.8..

12Certo i segni dell'apostolo sono stati messi in opera fra voi, in ogni sofferenza; in segni, e prodigi, e potenti operazioniRom. 15.18,19. 1 Cor. 9.2..

13Perciocchè, in che siete voi stati da meno delle altre chiese, se non ch'io non vi sono stato grave1 Cor. 9.12. 2 Cor. 11.9.? perdonatemi questo torto.

14Ecco, questa è la terza volta ch'io son pronto a venire a voi2 Cor. 13.1., e non vi sarò grave; perchè io non cerco i vostri beni, ma voiFat. 20.33. 1 Cor. 10.33.; perciocchè i figliuoli1 Cor. 4.14,15. non debbono far tesoro a' padri ed alle madri, ma i padri e le madri ai figliuoli.

15E quant'è a me, molto volentieri spenderò, anzi sarò spesoFil. 2.17. 1 Tess. 2.8. per le anime vostreGiov. 10.11. 2 Tim. 2.10.; quantunque, amandovi io sommamente2 Cor. 6.12,13., sia meno amato.

16Ora, sia pur così ch'io non vi abbia gravati; ma forse, essendo astuto, vi ho presi per frode.

17Ho io, per alcun di coloro che ho mandati a voi, fatto profitto di voi?

18Io ho pregato Tito, ed ho con lui mandato questo fratello2 Cor. 8.6,16-22.. Tito ha egli fatto profitto di voi? non siamo noi camminati d'un medesimo spirito, per medesime pedate?

Ultimi avvertimenti ai Corinti. Saluti

19PENSATE voi di nuovo, che noi ci giustifichiamo presso a voi? noi parliamo davanti a Dio, in Cristo; e tutto ciò, diletti, per la vostra edificazione.

20Perciocchè io temo che talora, quando io verrò, io non vi trovi quali io vorrei; e ch'io altresì sia da voi ritrovato quale voi non vorreste2 Cor. 10.2; 13.2,10.; che talora, non vi sieno contese, gelosie, ire, risse, detrazioni, bisbigli, gonfiamenti, tumulti.

21E che, essendo di nuovo venuto, l'Iddio mio non m'umilii presso voi; e ch'io non pianga molti di coloro che innanzi hanno peccato, e non si son ravveduti dell'immondizia, e della fornicazione, e della dissoluzione che hanno commessa1 Cor. 5.1..

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