1OR io Paolo vi esorto per la benignità, e mansuetudine di Cristo, e la parola dispregevole.
11Il tale reputi questo: che, quali siamo assenti, in parola, per lettere; tali saremo ancora presenti, in fatti.
12Perciocchè noi non osiamo aggiungerci, nè paragonarci con alcuni di coloro che si raccomandano loro stessi; ma essi, misurandosi per sè stessi, e paragonandosi con sè stessi, non hanno alcuno intendimento.
13Ma, quant'è a noi, non ci glorieremo all'infinito; anzi, secondo la misura del limite che Iddio ci ha spartito come misura del nostro lavoro, ci glorieremo d'esser pervenuti infino a voi.
14Perciocchè noi non ci distendiamo oltre il convenevole, come se non fossimo pervenuti infino a voi; poichè siam pervenuti eziandio fino a voi nella predicazione dell'evangelo di Cristo.
18Poichè, non colui che raccomanda sè stesso è approvatoProv. 27.2., ma colui che il Signore raccomandaRom. 2.29..
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