1 Tessalonicesi 2 - Italian Common Language Interconfessional Bible

Paolo ricorda la sua attività a Tessalonica

1Voi stessi, fratelli, sapete bene che non sono venuto da voi inutilmente.Filippi, ero stato maltrattato e avevo sofferto. Eppure, anche in mezzo a molte difficoltà, Dio mi ha dato la forza di annunziarvi il messaggio del suo *Vangelo.Nella mia predicazione non c’era nessuna intenzione di dire il falso, di imbrogliare, di parlare con malizia.

4Anzi, poiché Dio mi ha giudicato degno e mi ha affidato il messaggio del Vangelo, io parlo sempre in modo da avere non l’approvazione degli uomini, ma quella di Dio, il quale giudica anche le nostre intenzioni nascoste.messaggio di salvezza che viene da Dio, ma anche la mia vita.

9Infatti, fratelli, voi ricordate la dura fatica che ho affrontato: ho lavorato notte e giorno per potervi annunziare la parola di Dio, senza essere di peso a nessuno.La fede e le difficoltà dei Tessalonicesi

13Anche per questo ringrazio Dio continuamente: perché, quando noi vi abbiamo annunziato la parola di Dio, voi l’avete accolta e non l’avete considerata come semplice parola umana, ma proprio come parola di Dio. Essa è veramente tale, e agisce in voi che credete!vanno contro la volontà di Dio e sono nemici di tutti gli uomini.castigo di Dio è arrivato sopra di loro.

Ricordo dell'angoscia passatasegno di vittoria che potrò presentare con orgoglio davanti al Signore nostro Gesù, quando verrà.
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