Genesi 39 - Italian Common Language Interconfessional Bible

Giuseppe in casa di Potifàr

1 suoi cibi.

Giuseppe e la moglie di Potifàr

Giuseppe era un giovane bello e affascinante.

7Prv 7,1-27; Qo 7,26; 1 Cor 6,13.Dopo qualche tempo la moglie del suo padrone mise gli occhi su di lui e gli disse:

— Vieni, vieni con me!

8— No! — rispose Giuseppe. — Il mio padrone mi ha affidato tutto quel che possiede e non mi chiede mai conto di quel che amministro.

92 Sam 12,13; Sal 51,6.Addirittura lui stesso non ha maggiore autorità di me in questa casa. Non mi ha proibito nulla, salvo te, perché sei sua moglie. Non posso commettere un’azione tanto malvagia e peccare contro Dio stesso!

10Sebbene glielo chiedesse ogni giorno, Giuseppe non accettò mai di andare con lei.

11Ma un giorno, per ragioni di lavoro, Giuseppe entrò in casa quando non vi era nessun altro servo,

12Prv 5,8.e allora la moglie di Potifàr lo afferrò per la tunica e gli disse: «Su! Vieni!». Ma Giuseppe le lasciò la tunica fra le mani, uscì dalla casa e scappò.

13Quando vide che egli era fuggito e le era rimasta la tunica fra le mani, la donna

14Suppl.Dn 13,24.chiamò i suoi servitori e disse loro: «Guardate un po’ lo schiavo ebreo che mio marito ci ha portato in casa! Voleva spassarsela con noi! Si è avvicinato per unirsi a me, ma io mi sono messa a gridare.

15Appena mi ha sentito gridare, ha abbandonato la sua tunica vicino a me, ha raggiunto l’uscita ed è scappato».

16Conservò presso di sé la tunica di Giuseppe fino al ritorno del marito,

17al quale raccontò la stessa storia: «Quello schiavo ebreo che tu ci hai portato è venuto qui per divertirsi con me,

18ma io ho gridato, ho chiamato aiuto e lui ha abbandonato la sua tunica vicino a me ed è scappato fuori».

19 Prv 6,29-35. A queste parole della moglie, la quale ripeteva: «Proprio così mi ha fatto il tuo servo!», il marito si adirò.

20Fece arrestare Giuseppe e lo fece rinchiudere nella fortezza dove erano custoditi i prigionieri del re.

Giuseppe in prigione

Così Giuseppe rimase in prigione.

2126,3+.Ma il Signore era con lui e lo proteggeva: attirò su di lui la stima del comandante della prigione

22che gli affidò la responsabilità di tutti i detenuti rinchiusi nella fortezza. Giuseppe dirigeva tutti i lavori fatti dai prigionieri

23e il comandante del carcere non controllava affatto quel che egli faceva, perché il Signore era con Giuseppe e tutto gli riusciva bene.

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