SAPIENZA 11 - Italian Common Language Interconfessional Bible

II - Meditazione sull’EsodoLa vita nel deserto

1 L’acqua come dono e come castigo

4 inquinata di sangue,

7e questo era il castigo perché avevano ucciso i bambini.

Per i tuoi invece ci fu la sorpresa di un’acqua abbondante.

8 Quando furono assetati gli Ebrei capirono

quale castigo la sete era stata per gli Egiziani.

9Quando furono messi alla prova, benché corretti con amore,

capirono quali tormenti avevano sopportato i malvagi,

che avevi giudicato con durezza.

10 quelli invece li hai maltrattati

come un re severo che condanna.

11Lontano o vicino agli Israeliti,

gli Egiziani soffrivano:

12il loro dolore era aggravato

dal ricordo dei dolori di prima.

13Seppero infatti che gli Ebrei ricevevano in dono l’acqua

mentre a loro era stata tolta per castigo:

si sentivano dominati dal Signore.

14 a conti fatti, dovevano ammirarlo,

dopo aver patito una sete ben diversa da quella degli Ebrei.

Gli adoratori degli animali sono puniti

15Nella loro mentalità sbagliata e corrotta

divennero insensati

al punto di venerare rettili senza ragione e bestie disgustose;

e tu giustamente hai mandato loro

un’invasione di animali stupidi,

16perché imparassero che quelle cose che servono all’uomo per peccare

diventano strumenti della sua punizione.

Dio castiga con moderazione gli Egiziani…

17Siccome Dio è onnipotente

e da una materia senza forma

ha creato un mondo pieno di armonia,

non aveva difficoltà a scegliere altri modi per castigarli.

Poteva mandar loro un branco di orsi o di leoni affamati,

18o creare mostri inferociti e mai visti fino ad allora,

draghi che sputano fuoco,

che appestano tutto con il loro fiato puzzolente

e dagli occhi fanno uscire lampi terribili.

19E non c’era nemmeno bisogno della loro ferocia:

per distruggere d'un colpo gli Egiziani

bastava la loro vista terrificante.

20 un solo cenno di Dio bastava a farli cadere

colpiti dalla sua giustizia

e dispersi dal suo soffio potente.

Ma tu, o Dio, agisci con misura

e grande moderazione.

21Tu potresti sempre importi con la forza

e nessuno saprebbe resisterti.

22 Is 40,15. Tutto il mondo davanti a te è niente,

è come un manciata di polvere

che fa appena inclinare un piatto della bilancia,

è come una goccia di rugiada che al mattino si posa sulla terra.

23Tu hai compassione di tutti, perché puoi tutto.

Tu chiudi un occhio sulle colpe degli uomini

perché vuoi che cambino vita.

24Tu ami tutte le cose esistenti

e niente di ciò che hai fatto ti dispiace.

Perché se tu avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure creata.

25 Is 41,4; 48,13; Rm 4,17. Una cosa come potrebbe esistere, se tu non la vuoi?

Come potrebbe continuare a esserci

se tu, dopo averla chiamata, non la tieni in vita?

26Sì, tu hai compassione di tutte le cose,

perché tutte sono tue

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