LETTERA DI GEREMIA 1 - Italian Common Language Interconfessional Bible

Inutilità degli idoliGeremia scrisse una lettera a quelli che stavano per essere condotti prigionieri a Babilonia dal re dei Babilonesi. Voleva far giungere a loro il messaggio che Dio gli aveva ordinato di trasmettere. Ecco il contenuto:Attenti agli idoli…

1 prostitute sacre.

10Quegli idoli d'argento, d'oro e di legno vengono vestiti con abiti, come le persone; ma non sanno difendersi dalla ruggine e dalle tarme.

11Portano manti di porpora, ma bisogna pulire loro la faccia, perché nel tempio si coprono di polvere.

12Qualcuno di loro impugna lo scettro, come il governatore di una regione; ma se gli viene fatta un’offesa, non può far morire il colpevole.

13Qualcun altro tiene in mano un pugnale e una scure, ma non può difendersi in caso di guerra e di fronte ai ladri.

14 Sono senza piedi, e perciò vengono portati in processione a spalla. Così dimostrano a tutti quanto sono spregevoli. Se ne vergognano persino i loro fedeli. Infatti gli idoli, se cadono a terra, non si rialzano da soli.

26I sacerdoti pagani offrono animali in sacrificio a quegli idoli, poi vendono la carne per fare soldi. Le loro mogli mettono sotto sale una parte di quella carne e la conservano per sé, senza dare niente ai poveri e ai malati. Anche le donne in stato di impurità, o dopo il parto, toccano le carni di quelle vittime.

28«Da tutte queste cose capite che non sono dèi. Perciò non temeteli».

…è sbagliato chiamarli dèi

29«Come si fa a chiamarli dèi?

«Persino donne offrono sacrifici a quegli idoli d'argento, d'oro e di legno!

30stanno seduti a capo scoperto, con le vesti strappate, la testa rasata e la barba tagliata.

31Urlano e gridano dinanzi ai loro dèi, come fanno alcuni al banchetto di una sepoltura.

32Con gli abiti tolti ai loro idoli, i sacerdoti pagani vestono le loro mogli e i loro bambini.

33Quegli idoli, sia che ricevano del bene o del male, non possono ricambiarlo. Non sono in grado di prendere un uomo e farlo re, né di farlo cadere giù dal trono.

34Bel e gli chiedono di farlo parlare, come se Bel potesse sentirli.

41Le donne babilonesi, poi, si cingono i fianchi con cordicelle e vanno ai lati delle strade, dove si mettono a bruciare crusca.

43Se un passante ne porta una in disparte, quella si concede a lui. Poi, al ritorno, la donna insulta la compagna che le è vicino, perché è stata scartata e nessuno ha spezzato la sua cordicella.

44Tutto quello che ha a che fare con gli idoli non è altro che imbroglio. E perciò come si fa a pensare o a dire che sono dèi?».

…sono prodotti artigianali…

45 bisso, che marciscono loro addosso, potrete capire che non sono veri dèi. Marciranno anche loro e sarà una vergogna per tutto il paese.

72«È dunque meglio un uomo giusto, che vive senza idoli: non sarà mai disonorato».

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