1 e mi ha fatta tornare sana e salva nell’accampamento
in mezzo al mio popolo.
3 Il loro comandante non fu buttato a terra da giovani,
non fu colpito da enormi titani,
non fu attaccato dai giganti.
È stata Giuditta, la figlia di Merarì,
che l’ha rovinato con la bellezza del suo volto.
7Per liberare Israele dall’oppressione
essa si tolse gli abiti da lutto,
mise sul suo volto ricchi profumi,
8e legò con un nastro i capelli.
Per sedurlo indossò una veste di lino.
9
e la carne grassa bruciata sull’altare.
Per lui conta molto di più chi lo rispetta.
17 Giuditta dedicò a Dio tutti gli oggetti di Oloferne che il popolo le aveva regalato. I drappi portati via dal letto di Oloferne, Giuditta li offrì al Signore come parte del bottino riservata a lui.
20Tutti restarono a Gerusalemme tre mesi per far festa davanti al tempio. Anche Giuditta rimase là con tutto il popolo.
Gli ultimi anni di Giuditta21Passati quei giorni ciascuno tornò a casa. Giuditta tornò a Betulia e continuò a vivere in mezzo alle sue proprietà. Per il resto della sua vita rimase famosa in tutta la regione.
228,2-3.Molti uomini desiderarono averla in moglie, ma essa, dopo la morte e la sepoltura di suo marito Manasse, non volle più sposarsi.
23-24 Sir 33,24. Gn 25,10; 49,30-31; Tb 14,12. Gn 50,10; 1 Sam 31,13; Sir 22,12. Giuditta diventò molto anziana. Visse nella casa di suo marito fino all’età di centocinque anni. Morì a Betulia.
Prima di morire lasciò libera la serva e divise i propri beni tra i suoi parenti e quelli di suo marito Manasse.
Fu sepolta accanto a lui, nella stessa tomba. Alla morte di Giuditta gli Israeliti fecero una settimana di lutto.
25Gdc 3,11.30; 5,31; 8,28.Finché visse Giuditta, e ancora per molti anni dopo la sua morte, nessuno osò più minacciare il popolo d'Israele.
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