Qoelet 6 - Italian Common Language Interconfessional Bible

1Ho visto che può accadere un altro caso

grave e doloroso per l’uomo in questo mondo.

2 Sir 14,3-4; Lc 12,20. Dio concede a uno grandi ricchezze e onori,

gli dà tutto quel che desidera,

ma non gli permette di goderseli.

Infatti un estraneo se li gode al suo posto.

Questa è una disgrazia

e una grande delusione.

3 Qo 4,3+. Uno può avere cento figli

e vivere molto a lungo.

Se però non è felice di quello che ha

e quando è morto non gli danno sepoltura,

che valore ha la sua lunga vita?

Meglio essere un aborto

piuttosto che vivere così!

4Un aborto nasce per niente

e se ne va senza vedere la luce.

Non ha nemmeno un nome.

5Non ha mai visto la luce del giorno,

non ha conosciuto la vita,

ma almeno riposa più tranquillo.

6 Sir 41,4; cfr. Qo 3,20+. L’altro, invece, potrebbe anche vivere duemila anni,

senza trovare la felicità.

E alla fine tutti vanno allo stesso luogo.

7L’uomo lavora per mangiare,

ma la gola non è mai sazia.

8Che cosa ha il sapiente più dello stolto?

Che cosa serve al povero conoscere le buone maniere?

9 Qo 1,14+. Meglio godere di ciò che si ha

piuttosto che vivere di sogni e speranze.

Fantasticare è inutile, come andare a caccia di vento.

10 Gb 9,14+. Ciò che esiste ha già un nome, e noi lo conosciamo:

si chiama Uomo,

ed egli non può competere

con chi è più forte di lui.

11 cfr. Prv 13,3+. A far molti ragionamenti e discorsi

si dicono molte sciocchezze.

E che cosa ci si guadagna?

12 Qo 3,11+. Sal 102,12; 109,23; Gb 14,2+. Chi sa quel che è meglio per l’uomo?

La sua vita ha i giorni contati,

passa come un soffio, come l’ombra.

Chi può dire che cosa succederà

nel mondo dopo di noi?

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