1-3Io, Paolo, l’*apostolo, scrivo alle chiese della Galazia. Non sono un apostolo perché lo vogliono gli uomini, e nemmeno per autorità di uomo. Questo incarico mi è stato dato da Gesù *Cristo e da Dio Padre che lo ha risuscitato dai morti. Insieme a tutti i fratelli che sono con me vi saluto: Dio nostro Padre e Gesù Cristo, il Signore, vi diano grazia e pace.
4Gesù Cristo è colui che ha sacrificato se stesso per liberarci dai nostri peccati e per strapparci da questo mondo malvagio. Questa è la volontà di Dio, nostro Padre.un altro messaggio di salvezza!
13Avete certamente udito qual era il mio impegno nella religione ebraica: perseguitavo ferocemente la chiesa di Dio e facevo di tutto per distruggerla. Io vivevo la religione ebraica
15-16Ma Dio decise di rivelarmi suo Figlio, perché lo facessi conoscere fra i pagani. Nella sua bontà, già prima della mia nascita, mi aveva destinato a questo incarico e poi mi chiamò. Allora non chiesi consiglio a nessuno.Giacomo, il fratello del Signore.
20Non dico il falso e Dio sa che quello che vi scrivo è vero.
21In seguito andai nelle regioni della Siria e della Cilicia.At 9,20.
22Le chiese della Giudea non mi conoscevano personalmente.
23Esse avevano soltanto sentito dire: «Quel tale, che una volta ci perseguitava, ora diffonde la nostra fede, mentre prima voleva distruggerla».
24Così, per causa mia, rendevano gloria a Dio.
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