1Paolo, *apostolo di Gesù *Cristo per volontà di Dio, e il fratello Timòteo scrivono alla chiesa di Dio che si trova in Corinto e a tutti quelli che in Grecia appartengono a Dio.Paolo ringrazia Dio
3Lodiamo Dio, Padre di Gesù Cristo, nostro Signore! Il Padre che ha compassione di noi, il Dio che ci consola.Asia ho dovuto sopportare sofferenze grandissime addirittura superiori alle mie forze. Temevo di non potere sopravvivere.
9Mi sentivo già un condannato a morte. Dio ha voluto così, per insegnarmi a mettere la mia fiducia non in me stesso ma in colui che dà vita ai morti.Perché Paolo non è andato a Corinto
12-13Di questo mi vanto: in coscienza posso dire che mi sono comportato con tutti, e specialmente con voi, con la semplicità e la sincerità che vengono da Dio. Infatti, anche nelle mie lettere, vi scrivo soltanto quel che leggete e capite. Non è la sapienza umana che mi guida, ma la grazia di Dio. Spero che alla fine riuscirete a capire beneMacedonia. Poi volevo passare ancora da voi nel viaggio di ritorno. Voi mi avreste quindi aiutato a proseguire il viaggio verso la Giudea.
17Pensate forse che ho fatto questo progetto con leggerezza? O forse pensate che io abbia voluto essere ambiguo, perché prima vi ho detto «sì» e poi «no»?
21Chi ci mantiene saldi nell’unione con *Cristo, noi e voi insieme, è Dio; egli ci ha scelti,
22ci ha segnati con il suo nome e ci ha dato lo *Spirito Santo come garanzia di quel che riceveremo.
23Se non sono venuto a Corinto, come avevo pensato, è stato per non urtarvi. Dio mi è testimone e mi faccia morire se non dico la verità.
24Io non voglio dominare la vostra fede, perché è già salda. Voglio soltanto lavorare con voi per la vostra gioia.
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