1«Gente di Moab,
pagate il tributo
a chi vi governa,
da Sela, città del deserto,
mandate agnelli a Gerusalemme.
2La gente sta ferma ai guadi del fiume Arnon,
trema come un uccello strappato dal nido.
3Si rivolge al popolo di Giuda:
“Diteci che cosa fare,
proteggeteci come un albero
che dà la sua fresca ombra a mezzogiorno.
Siamo inseguiti,
fate che nessuno ci trovi.
4 quelli che vogliono distruggerci.
Oppressione e distruzione finiranno,
e tutti quelli che hanno devastato la nostra terra
andranno via.
5 il trono del discendente di Davide
sarà reso stabile nella fedeltà e amore.
S’impegnerà a fare quel che è onesto,
sarà pronto ad agire con giustizia”».
6 Kir-Carèset.
Sono giunti alla disperazione.
8I campi vicini a Chesbon
e le vigne presso Sibma sono distrutti.
Il loro vino inebriava
i re delle nazioni.
Le vigne arrivavano alla città di Iazer,
si estendevano a oriente fino al deserto,
i loro rami raggiungevano l’altra riva del Mar Morto.
9Ora sono addolorato per le viti di Sibma
e piango per la città di Iazer.
Le mie lacrime cadono su Chesbon e su Elalè,
perché ormai nessun raccolto rallegra questo popolo.
10Nessuno ora è felice nei frutteti,
nessuno grida o canta nelle vigne,
nessuno pigia più l’uva per fare il vino:
sono finite le grida di gioia.
11Mi lamento e sono triste per Moab,
soffro per Kir-Carèset.
12Il popolo di Moab si consumerà
a furia di andare sulle montagne a pregare
nei santuari e nei templi:
non gli servirà a niente».
13Questo è il messaggio per Moab
che il Signore ha pronunziato da tempo.
14 Is 10,25; 29,17. Ora egli dice:
«Fra tre anni precisi
farò scomparire tutta la ricchezza di Moab.
Di tutto quel popolo rimarrà solo un resto
molto piccolo e senza forza».
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