1«Ora invece ridono di me perfino i ragazzi,
figli di gente che non avrei messo
neppure tra i cani del mio gregge,
2gente inutile per me,
fiacchi e incapaci;
3gente che per fame e miseria cerca cibo in zone incolte,
tra l’oscurità, lo squallore e la desolazione.
4Lì raccolgono verdura selvatica
e mangiano radici di ginestra.
5Sono i rifiuti della società,
vengono scacciati come ladri.
6 perciò nessuno ha più rispetto di me.
12Folle di miserabili mi vengono addosso,
mi fanno inciampare,
sono pronti a distruggermi,
13mi sbarrano la strada,
mi inseguono per finirmi,
non hanno bisogno di rinforzi.
14Mi assalgono, fanno breccia nella mia difesa
e passano tra le macerie.
15 Non ho forse steso la mano per aiutare
e per salvare chi stava per morire?
25 sciacalli e gli struzzi.
30 Sal 102,4-6; Lam 3,4. La mia pelle è nera e cadente,
le mie ossa ardono per la febbre.
31La mia cetra accompagna lamenti
e il mio flauto quelli che piangono».
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