1 «Ogni nostro comandante vale quanto un re!
9 Abbiamo conquistato le città di Calno e di Càrchemis.
La città di Camat è stata presa
e così pure Arpad, Samaria e Damasco.
10 Infatti il re di Assiria si vanta dicendo:
«Ho fatto tutto questo da solo.
Sono forte, saggio e intelligente.
Ho spostato i confini delle nazioni
e ho saccheggiato i loro tesori.
Con la mia potenza ho abbattuto
quei popoli.
14Ho raccolte nella mia mano le ricchezze dei popoli
come si prendono le uova abbandonate in un nido;
ho preso tutta la terra.
Nessuno ha agitato le ali.
Nessuno ha aperto il becco per gridare».
15 Un bastone non può comandare un uomo,
è l’uomo che maneggia il bastone».
16 e tu vivrai nell’abbondanza».
Un’invasione-lampo28L’esercito nemico ha occupato la città di Aiàt,
ha attraversato Migron,
ha lasciato le vettovaglie a Micmas,
29 Nob,
e agita minaccioso il pugno contro il monte Sion,
contro la città di Gerusalemme.
33Il Signore, Dio dell'universo, abbatte
con violenza gli invasori,
come rami strappati da un tronco d'albero.
I più alti e i più superbi sono stroncati.
34 Is 2,13+; 37,24. Is 29,17; 33,9; 35,2. Zc 11,2; cfr. Na 1,4. Il Signore li abbatte
come si tagliano gli alberi con la scure
nel cuore della foresta.
Anche se sono maestosi, come gli alberi del Libano, crollano.
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