1-2Finalmente Giobbe cominciò a parlare e maledisse il giorno in cui nacque. Prese a dire:
3 Leviatàn,
maledicano quella notte!
9Non risplendano le stelle del tramonto,
aspetti la luce, ma essa non venga;
non sorga aurora da quella notte.
10 Gn 29,31; 30,22; 1 Sam 1,5. Sia maledetta, perché non impedì la mia nascita.
Una vita di dolori e di affanno!».
Giobbe preferisce la tomba alla vita11«Perché non sono morto nel grembo di mia madre?
Perché non sono spirato sul nascere?
12Perché qualcuno mi accolse fra le braccia?
Perché mia madre mi nutrì con il suo latte?
13Se fossi morto allora, riposerei in pace
e ora dormirei tranquillo,
14 Is 14,9-11; Ez 32,18-30. insieme ai re e ai governanti della terra
che si sono costruiti luoghi di riposo,
15insieme ai principi ricchi d'oro,
con le case piene d'argento.
16 10,19; Sal 58,9; Qo 6,3. Come un aborto nascosto, non esisterei;
sarei come un neonato che non ha visto la luce.
17 Ap 14,13. Nella tomba i malvagi non fanno più tribolare
e anche chi è sfinito trova riposo.
18I prigionieri stanno insieme, in pace,
e non odono la voce dell'aguzzino.
19 21,26; Qo 9,2-3. Laggiù, si trovano piccoli e grandi,
schiavi senza più padroni.
20Perché dare alla luce chi poi, in vita,
sarà un disgraziato?
Che esistenza è quella di chi incontra solo amarezza?
21 6,9; 7,15; 1 Re 19,4; Ger 8,3; Gio 4,3; Ap 9,6. Essi aspettano la morte,
anzi la cercano più di un tesoro,
ma non la trovano.
22Sono contenti e gioiscono
quando trovano la tomba.
23 1,10. Ma all’uomo viene nascosta la via da percorrere,
perché Dio lo assedia da tutte le parti».
Giobbe grida per le sue disgrazie24 Sal 42,4; 80,6; 102,10. «Invece di mangiare mi lamento,
non posso trattenere le mie grida,
25 15,24; Prv 10,24; Ez 11,8. perché mi piombano addosso i mali che temo,
mi capita proprio quel che mi spaventa.
26 Dt 28,65-67; Mt 11,28-29; Ap 14,11. Per me non c’è calma né riposo,
conosco solo tormenti».
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