1 Samuele 20 - Italian Common Language Bible

Giònata aiuta Davide a fuggire

1 luna nuova e io dovrei sedere a pranzo con il re. Invece, d'accordo con te, starò lontano, nascosto in campagna fino a dopodomani sera.

6Probabilmente tuo padre mi cercherà e tu gli dirai: «Davide mi ha pregato di poter andare a Betlemme, la sua città, perché tutta la sua famiglia celebra il sacrificio annuale».

7Se dirà che va bene, allora potrò stare tranquillo; se invece s’infurierà contro di me, allora sappi che ha deciso la mia fine.

8Questo è l’impegno che Giònata impose a Davide e ai suoi discendenti dicendo: «Il Signore ne chieda conto ai discendenti di Davide se non l’osserveranno».

17Giònata fece giurare nuovamente Davide in nome della sua amicizia; egli l’amava come se stesso.

18Poi disse a Davide: «Domani, alla festa della luna nuova, tu non sarai presente e il tuo posto vuoto sarà certamente notato.

19Ma tu aspetta dopodomani, poi incamminati verso sud e va’ a nasconderti nello stesso posto dell'altra volta, fermati dietro al mucchio di pietre.

20Io verrò e tirerò tre frecce in quella direzione come se tirassi al bersaglio.

21Poi manderò il mio servo a cercare le frecce. Se gli dirò: “Le frecce sono più indietro: vieni qui a raccoglierle”, vuol dire che tu sei salvo e puoi venire fuori, ti giuro che non correrai rischi.

22Se invece griderò al servo: “Le frecce sono più avanti”, allora tu preparati a scappare, perché il Signore ti manda lontano.

23Quanto alla promessa che ci siamo fatti l’un l’altro, il Signore sarà testimone tra noi per sempre».

24Davide andò a nascondersi in campagna. Il re Saul andò al pranzo per la festa della luna nuova.

25Prese posto vicino alla parete come al solito, al suo fianco sedeva Abner e Giònata era di fronte; il posto di Davide era vuoto.

26Quel giorno Saul non disse nulla perché pensava: sarà successo a Davide qualche inconveniente e non sarà in stato di purità come è prescritto, certamente è assente per questo.

27Il giorno dopo, il secondo dopo la luna nuova, il posto di Davide era ancora vuoto. Saul chiese a suo figlio Giònata:

— Perché il figlio di Iesse non è venuto a pranzo né ieri né oggi?

28Giònata rispose:

— Davide mi ha pregato di lasciarlo andare a Betlemme.

29Mi ha detto che la sua famiglia celebrava il sacrificio annuale, e suo fratello gli aveva ordinato di essere presente. Mi ha pregato di fargli questo favore, di lasciarlo andare dai suoi parenti. Per questo non è venuto al banchetto del re.

30Saul s’infuriò contro Giònata:

— Figlio di una poco di buono! Lo sapevo che tu sei d'accordo con quel figlio di Iesse; maledetto te e la donna che t’ha fatto!

31Finché il figlio di Iesse è al mondo, ogni giorno che egli vive, tu e il tuo regno siete in pericolo. Manda subito a prenderlo e portalo qui perché deve morire.

32 Il ragazzo partì. Allora Davide uscì fuori dal lato sud e si inchinò con la faccia a terra per tre volte. Poi i due amici si abbracciarono e piansero.

42Giònata salutò Davide: «Ora va’ in pace. Noi rimaniamo legati dal giuramento che abbiamo fatto nel nome del Signore: il Signore sia per sempre tra me e te, tra i tuoi e i miei figli».

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