Genesi 31 - Italian Common Language Bible

Giacobbe fugge da Labano

1 dove tu hai fatto un voto. Ora parti di qui e ritorna nella tua terra».

14Rachele e Lia gli risposero:

— Noi ormai non facciamo più parte della casa di nostro padre e non aspettiamo più da lui un’eredità.

15Egli infatti ci ha considerate persone estranee. Ci ha vendute e ha addirittura sperperato tutto il nostro denaro.

16Tutta la ricchezza che Dio ha tolto a nostro padre appartiene a noi e ai nostri figli! Fa’ dunque quel che Dio ti ha detto.

17-18Allora Giacobbe preparò il ritorno da suo padre Isacco, nella terra di Canaan. Radunò tutti i beni che aveva accumulato e il bestiame di sua proprietà che aveva acquistato in Mesopotamia e caricò i suoi figli e le sue mogli su alcuni cammelli.

19 gli idoli di suo padre.

20Così Giacobbe ingannò l’arameo Labano: non gli disse che stava per andarsene.

21Fuggì con tutto quel che possedeva. Se ne andò, passò il fiume e si avviò verso la montagna di Gàlaad.

Labano insegue Giacobbe

22Solo tre giorni dopo Labano venne a sapere che Giacobbe era fuggito.

23Allora egli prese con sé i suoi parenti, lo inseguì per sette giorni di cammino e lo raggiunse sulla montagna di Gàlaad.

24«Non litigare con Giacobbe, per nessun motivo».

25Labano raggiunse Giacobbe che aveva posto il suo accampamento sulla montagna. Anche Labano, con i suoi parenti, piantò le sue tende sulla montagna di Gàlaad.

26nipoti e le mie figlie. Hai veramente agito da sciocco!

29Ora io potrei rovinarti, ma la notte scorsa il Dio di tuo padre mi ha detto: «Non litigare con Giacobbe, per nessun motivo!».

30Ora, dunque, diciamo pure che tu sei partito perché soffrivi di nostalgia per la tua casa paterna; ma perché hai rubato i miei idoli?

31 ne risarcivo io stesso il danno. Tu invece mi chiedevi conto di quel che era stato rubato non soltanto di giorno, ma anche di notte.

40Di giorno soffocavo per il caldo. Di notte gelavo di freddo e non riuscivo a dormire.

41Sono ormai vent’anni che faccio da servitore in casa tua: quattordici per avere le tue due figlie e sei per le tue pecore; e tu hai cambiato ben dieci volte la mia paga.

42Se non mi avesse protetto il Dio di mio padre, Dio di Abramo e Terrore di Isacco, ora sicuramente tu mi avresti rimandato a mani vuote. Ma Dio ha visto la mia tribolazione e la mia fatica e la notte scorsa ha fatto conoscere il suo giudizio.

Labano e Giacobbe fanno un patto

43Allora Labano rispose a Giacobbe:

— Queste figlie e questi nipoti sono miei, e mio è anche questo bestiame. Tutto quel che vedi è mio! Ma ora io non posso scagliarmi contro le mie figlie e contro i figli che esse hanno dato alla luce!

44Labano chiamò quel mucchio Iegar-Saadutà. Giacobbe invece lo chiamò Gal-Ed (Mucchio della Testimonianza)

48perché Labano aveva detto: «Questo mucchio è oggi un testimone fra me e te».

49Lo chiamò anche Mispa (Vigilanza) perché Labano aveva detto: «Il Signore non perda di vista me e te quando saremo lontani l’uno dall’altro.

50Terrore di Isacco, suo padre.

54Poi Giacobbe offrì un sacrificio su quella montagna e invitò i suoi parenti a prendere cibo. Essi mangiarono e trascorsero quella notte sulla montagna.

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