1Nelle steppe di Moab, vicino al Giordano, all’altezza di Gerico, il Signore parlò a Mosè e gli disse:
2così, egli potrà sfuggire all’uomo incaricato di vendicare la vittima. Chi è accusato di omicidio non sarà messo a morte, prima di comparire in giudizio davanti alla comunità.
13«Ci saranno sei città-rifugio:
14tre a est del Giordano e tre a ovest, nella terra di Canaan.
15cfr. Es 21,12-13; 22,1-2.Chiunque abbia ucciso una persona involontariamente, sia un Israelita, sia un forestiero residente in mezzo agli Israeliti oppure soltanto di passaggio, potrà trovare rifugio in una di queste sei città.
16«Se l’omicidio è stato commesso con un oggetto di metallo, chi l’ha fatto è un assassino, e sarà condannato a morte.
17Se uno ha colpito un altro con una pietra che può causare la morte, egli è un assassino, e sarà condannato a morte.
18Se uno ha colpito un altro con un oggetto di legno che può causare la morte, egli è un assassino, e sarà condannato a morte.
19L’uomo incaricato di vendicare la vittima ucciderà l’assassino, appena lo troverà.
20-21«Se uno dà a un altro uno spintone per odio o gli scaglia contro un oggetto intenzionalmente, oppure con cattiveria lo prende a pugni, e questi muore, egli è un assassino, e sarà condannato a morte. L’uomo incaricato di vendicare la vittima dovrà ucciderlo, appena lo troverà.
22«Ma può anche capitare che qualcuno causi la morte di un altro con una spinta data senza cattiveria, incidentalmente, oppure colpendolo con un oggetto, ma senza farlo apposta.
23Qualcuno può far cadere addosso a una persona, senza averla vista, una pietra che può causare la morte e di fatto lo uccide. Ma egli non era nemico della vittima e non voleva fargli alcun male.
24In questi casi la comunità seguirà le regole qui stabilite ed emetterà il giudizio sull’autore dell'omicidio e la persona incaricata di vendicare la vittima.
25Ricondurrà l’omicida involontario nella città dove si è rifugiato e così lo proteggerà dalla vendetta. Questa persona dovrà restare in quella città fino alla morte del sommo sacerdote consacrato con l’olio sacro.
26Se lascia i confini della città-rifugio
27e l’uomo incaricato di vendicare la vittima lo trova, potrà ucciderlo senza rendersi colpevole di omicidio.
28Difatti, chi ha ucciso qualcuno involontariamente deve restare nella città-rifugio fino alla morte del sommo sacerdote. Soltanto dopo potrà fare ritorno nelle sue terre.
29«Seguirete queste prescrizioni per tutte le vostre generazioni, in qualsiasi luogo abiterete.
30 Dt 17,6; 19,15; Mt 18,16+. «In ogni caso di omicidio, l’omicida potrà essere condannato a morte soltanto su deposizione di più testimoni: la testimonianza di una sola persona non sarà sufficiente.
31Sal 49,8-9.Non accetterete denaro per risparmiare la vita a un assassino che merita la morte: sarà condannato a morte.
32Non accetterete denaro nemmeno per lasciar fuggire un uomo dalla città-rifugio, perché torni a vivere nelle sue terre, prima della morte del sommo sacerdote.
33 Gn 9,5-6; Lv 24,17+. «Non renderete impura la terra dove abiterete: l’omicidio contamina la terra. Quando è stato versato il sangue di una persona, la terra potrà essere purificata soltanto dal sangue dell'assassino.
34Lv 15,31+.State quindi attenti a non rendere impuro il territorio dove vi stabilirete, perché io abito in mezzo a voi. Sì, io, il Signore, abito davvero in mezzo al popolo d'Israele!».
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