EPISTOLE DI S. PAOLO AI~ROMANI 1 - Versione Diodati Riveduta

Soprascritta e saluto

1Paolo, servo di Cristo Gesù, chiamato ad essere apostolo, appartato per l'Evangelo di Dio.

Il peccato de' Gentili e la loro condanna

18Poiché l'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietàEfes. 5:6. ed ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia;

19infatti quel che si può conoscer di Dio è manifesto in loro, avendolo Iddio loro manifestatoGiov. 1:9; Atti 14:17.;

20poiché le perfezioni invisibili di lui, la sua eterna potenza e divinità, si vedon chiaramente sin dalla creazione del mondo, essendo intese per mezzo delle opere sueSal. 19:1, ecc.;

21ond'è che essi sono inescusabili, perché, pur avendo conosciuto Iddio, non l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno ringraziato; ma si son dati a vani ragionamenti, e l'insensato loro cuore s'è ottenebratoEfes. 4:17, 18..

22Dicendosi savî, son divenuti stolti,

23e hanno mutato la gloria dell'incorruttibile Iddio in immagini simili a quelle dell'uomo corruttibile, e d'uccelli e di quadrupedi e di rettiliDeut. 4:16, ecc.; Atti 17:29..

24Per questo, Iddio li ha abbandonati, nelle concupiscenze de' loro cuoriSal. 81:12; II Tess. 2:11, 12., alla impurità, perché vituperassero fra loro i loro corpi;

25essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna, e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.

26Perciò Iddio li ha abbandonati a passioni infami: poiché le loro femmine hanno mutato l'uso naturale in quello che è contro naturaEfes. 5:12.,

27e similmente anche i maschi, lasciando l'uso naturale della donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri, commettendo uomini con uomini cose turpi, e ricevendo in loro stessi la condegna mercede del proprio traviamento.

28E siccome non si son curati di ritenere la conoscenza di Dio, Iddio li ha abbandonati ad una mente reproba, perché facessero le cose che sono sconvenienti,

29essendo essi ricolmi d'ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, d'omicidio, di contesa, di frode, di malignità;

30delatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, inventori di mali, disubbidienti ai genitori,

31insensati, senza fede nei patti, senza affezione naturale, spietati;

32i quali, pur conoscendo che secondo il giudizio di Dio quelli che fanno codeste cose son degni di morteRom. 6:21., non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commetteSal. 50:18..

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