EPISTOLE DI S. PAOLO AGLI EFESINI 3 - Versione Diodati Riveduta

La vocazione dei Gentili e l'apostolato di Paolo. Preghiera di Paolo per gli Efesini

1Per questa cagione io, Paolo, il carcerato, è stata data questa grazia di recare ai Gentili il buon annunzio delle non investigabili ricchezze di Cristo,

9e di manifestare a tutti quale sia il piano seguito da Dio riguardo al mistero che è stato fin dalle più remote età nascosto in Dio, il Creatore di tutte le cose nel nostro Signore, Cristo Gesù;

12nel quale abbiamo la libertà d'accostarci a Dio, con piena fiducia, mediante la fede in lui.

13Perciò io vi chieggo che non veniate meno nell'animo a motivo delle tribolazioni ch'io patisco per voiAtti 14:22; Fil. 1:14., poiché esse sono la vostra gloria).

14. . . Per questa cagione, dico, io piego le ginocchia dinanzi al Padre,

15dal quale ogni famiglia ne' cieli e sulla terra prende nome,

16perch'Egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, d'esser potentemente fortificati mediante lo Spirito suo, nell'uomo interiore,

17e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuoriGiov. 14:23.,

18affinché, essendo radicati e fondati nell'amore, siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi qual sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo,

19e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché giungiate ad esser ripieni di tutta la pienezza di Dio.

20Or a Colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente al di là di quel che domandiamo o pensiamoI Cor. 2:9.,

21a Lui sia la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù, per tutte le età, ne' secoli de' secoli. Amen.