1O Eterno, Dio della mia salvezza,
io grido giorno e notte nel tuo cospetto
8Tu hai allontanato da me i miei conoscenti,
m'hai reso un'abominazione per loro.
Io son rinchiuso e non posso uscire.
9L'occhio mio si consuma per l'afflizione;
io t'invoco ogni giorno, o Eterno,
stendo verso te le mie mani.
10Opererai tu qualche miracolo per i morti?
I trapassati risorgeranno essi a celebrarti? Sela.
11La tua benignità sarà ella narrata nel sepolcro,
o la tua fedeltà nel luogo della distruzione?
12Le tue maraviglie saranno esse note nelle tenebre,
e la tua giustizia nella terra dell'oblìoEccles. 9:5.?
13Ma, quant'è a me, o Eterno, io grido a te,
e la mattina la mia preghiera ti viene incontro.
14Perché, o Eterno, rigetti tu l'anima mia?
Perché nascondi il tuo volto da me?
15Io sono afflitto, e morente fin da giovane;
io porto il peso dei tuoi terrori e sono smarrito.
16I tuoi furori mi son passati addosso;
i tuoi terrori m'annientano,
17mi circondano come acque ogni giorno,
mi attornian tutti assieme.
18Hai allontanato da me amici e compagni;
i miei conoscenti sono le tenebre.
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