SALMI 88 - Versione Diodati Riveduta

Canto. Salmo dei figliuoli di Kore. Per il Capo de' musici. Da cantarsi mestamente. Cantico di Heman, l'Ezrahita.

1O Eterno, Dio della mia salvezza,

io grido giorno e notte nel tuo cospetto

8Tu hai allontanato da me i miei conoscenti,

m'hai reso un'abominazione per loro.

Io son rinchiuso e non posso uscire.

9L'occhio mio si consuma per l'afflizione;

io t'invoco ogni giorno, o Eterno,

stendo verso te le mie mani.

10Opererai tu qualche miracolo per i morti?

I trapassati risorgeranno essi a celebrarti? Sela.

11La tua benignità sarà ella narrata nel sepolcro,

o la tua fedeltà nel luogo della distruzione?

12Le tue maraviglie saranno esse note nelle tenebre,

e la tua giustizia nella terra dell'oblìoEccles. 9:5.?

13Ma, quant'è a me, o Eterno, io grido a te,

e la mattina la mia preghiera ti viene incontro.

14Perché, o Eterno, rigetti tu l'anima mia?

Perché nascondi il tuo volto da me?

15Io sono afflitto, e morente fin da giovane;

io porto il peso dei tuoi terrori e sono smarrito.

16I tuoi furori mi son passati addosso;

i tuoi terrori m'annientano,

17mi circondano come acque ogni giorno,

mi attornian tutti assieme.

18Hai allontanato da me amici e compagni;

i miei conoscenti sono le tenebre.

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