GIOBBE 14 - Versione Diodati Riveduta

1L'uomo, nato di donna, vive pochi giorni, e sazio d'affanni, aspetterei tutti i giorni della mia fazione, finché giungesse l'ora del mio cambio;

15tu mi chiameresti e io risponderei, tu brameresti rivedere l'opera delle tue mani.

16Ma ora tu conti i miei passiGiob. 31:4; 34:21; Sal. 139:1, ecc., tu osservi i miei peccati;

17le mie trasgressioni sono sigillate in un sacco, e alle mie iniquità, altre ne aggiungi.

18La montagna frana e scompare, la rupe è divelta dal suo luogo,

19le acque rodono la pietra, le loro inondazioni trascinan via la terra: così tu distruggi la speranza dell'uomo.

20Tu lo sopraffai una volta per sempre, ed egli se ne va; gli muti il sembiante, e lo mandi via.

21Se i suoi figliuoli salgono in onore, egli lo ignora; se vengono in dispregio, ei non lo vede;

22questo solo sente: che il suo corpo soffre, che l'anima sua è in lutto».

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