GEREMIA 25 - Versione Diodati Riveduta

La cattività di settant'anni. Castigo di Babilonia e di tutte le nazioni

1La parola che fu rivolta a Geremia riguardo a tutto il popolo di Giuda, nel quarto anno di Joiakim ne berrà dopo di loro.

27Tu dirai loro: Così parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Bevete, ubriacatevi, vomitate, cadete senza rialzarvi più, dinanzi alla spada ch'io mando fra voi.

28E se ricusano di prender dalla tua mano la coppa per bere, di' loro: Così dice l'Eterno degli eserciti: Voi berrete in ogni modo!

29Poiché, ecco, io comincio a punire la città sulla quale è invocato il mio nome, e voi rimarreste del tutto impunitiLuca 23:31; I Piet. 4:17.? Voi non rimarrete impuniti; poiché io chiamerò la spada su tutti gli abitanti della terra, dice l'Eterno degli eserciti.

30E tu, profetizza loro tutte queste cose, e di' loro: l'Eterno rugge dall'alto, e fa risonare la sua voce dalla sua santa dimora; egli rugge fieramente contro la sua residenza; manda un grido, come quelli che calcan l'uva, contro tutti gli abitanti della terra.

31Il rumore ne giunge fino all'estremità della terra; poiché l'Eterno ha una lite con le nazioni, egli entra in giudizio contro ogni carne; gli empi, li dà in balìa della spada, dice l'Eterno.

32Così parla l'Eterno degli eserciti: Ecco, una calamità passa di nazione in nazione, e un gran turbine si leva dalle estremità della terra.

33In quel giorno, gli uccisi dall'Eterno copriranno la terra dall'una all'altra estremità di essa, e non saranno rimpianti, né raccolti, né seppelliti; serviranno di letame sulla faccia del suolo.

34Urlate, o pastori, gridate, voltolatevi nella polvere, o guide del gregge! Poiché è giunto il tempo in cui dovete essere scannati; io vi frantumerò, e cadrete, come un vaso prezioso.

35Ai pastori mancherà ogni rifugio, e le guide del gregge non avranno via di scampo.

36S'ode il grido de' pastori e l'urlo delle guide del gregge; poiché l'Eterno devasta il loro pascolo;

37e i tranquilli ovili son ridotti al silenzio, a motivo dell'ardente ira dell'Eterno.

38Egli ha abbandonato il suo ricetto, come un leoncello, perché il loro paese è diventato una desolazione, a motivo del furor della spada crudele, a motivo dell'ardente ira dell'Eterno.

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