ISAIA 5 - Versione Diodati Riveduta

La vigna dell'Eterno

1Io vo' cantare per il mio benamato il cantico dell'amico mio circa la sua vigna. Il mio benamato aveva una vigna sopra una fertile collinaOsea 4:6; Luca 19:44., la sua nobiltà muore di fame, e le sue folle sono inaridite dalla sete.

14Perciò il soggiorno de' morti s'è aperto bramoso, ed ha spalancata fuor di modo la gola; e laggiù scende lo splendore di Sion, la sua folla, il suo chiasso, e colui che in mezzo ad essa festeggia.

15E l'uomo del volgo è umiliato, i grandi sono abbassati, e abbassati son gli sguardi alteri;

16ma l'Eterno degli eserciti è esaltato mediante il giudizio e l'Iddio santo è santificato per la sua giustizia.

17Gli agnelli pastureranno come nei loro pascoli, e gli stranieri divoreranno i campi deserti dei ricchi!

18Guai a quelli che tiran l'iniquità con le corde del vizio, e il peccato con le corde d'un occhio,

19e dicono: ‘Faccia presto, affretti l'opera sua, che noi la veggiamo! Venga e si eseguisca il disegno del Santo d'Israele, che noi lo conosciamoII Piet. 3:3, 4, 9.!’

20Guai a quelli che chiaman bene il male, e male il bene, che mutan le tenebre in luce e la luce in tenebre, che mutan l'amaro in dolce e il dolce in amaro!

21Guai a quelli che si reputano saviRom. 1:22. e si credono intelligenti!

22Guai a quelli che son prodi nel bevere il vino, e valorosi nel mescolar le bevande alcooliche;

23che assolvono il malvagio per un regalo, e privano il giusto del suo dirittoProv. 17:15.!

24Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia e come la fiamma consuma l'erba secca, così la loro radice sarà come marciume, e il loro fiore sarà portato via come polvere, perché hanno rigettata la legge dell'Eterno degli eserciti, e hanno sprezzata la parola del Santo d'Israele.

25Per questo avvampa l'ira dell'Eterno contro il suo popoloII Re 22:13, 17.; ed egli stende contr'esso la sua mano, e lo colpisce; tremano i monti, e i cadaveri son come spazzatura in mezzo alle vie; e, con tutto ciò, l'ira sua non si calma, e la sua mano rimane distesa.

26Egli alza un vessillo per le nazioni lontane; fischia ad un popolo, ch'è all'estremità della terra; ed eccolo che arriva, pronto, leggeroGer. 5:15, ecc..

27In esso nessuno è stanco o vacilla, nessuno sonnecchia o dorme; a nessuno si scoglie la cintura de' fianchi o si rompe il legaccio de' calzari.

28Le sue frecce son acute, tutti i suoi archi son tesi; gli zoccoli de' suoi cavalli paiono pietre, le ruote de' suoi carri, un turbine.

29Il suo ruggito è come quello d'un leone; rugge come i leoncelli; rugge, afferra la preda, la porta via al sicuro, senza che alcuno gliela strappi.

30In quel giorno, ei muggirà contro Giuda, come mugge il mare; e a guardare il paese, ecco tenebre, angoscia, e la luce che s'oscura nel suo cielo.

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