1Perciò, non potendo più reggere, stimammo bene di esser lasciati soli ad AteneAtti 17:15.;
2e mandammo Timoteo, nostro fratello e ministro di Dio nella propagazione del Vangelo di Cristo, per confermarvi e confortarvi nella vostra fede,
3affinché nessuno fosse scosso in mezzo a queste afflizioniEfes. 3:13.; poiché voi stessi sapete che a questo siamo destinatiAtti 9:16; II Tim. 3:12..
4Perché anche quando eravamo fra voi, vi predicevamo che saremmo afflitti; come anche è avvenuto, e voi lo sapete.
5Perciò anch'io, non potendo più resistere, mandai ad informarmi della vostra fede, per tema che il tentatore vi avesse tentati, e la nostra fatica fosse riuscita vanaGal. 4:11..
6Ma ora che Timoteo è giunto qui da presso a voiAtti 18:1, 5. e ci ha recato liete notizie della vostra fede e del vostro amore, e ci ha detto che serbate del continuo buona ricordanza di noi bramando di vederci, come anche noi bramiamo vedervi,
7per questa ragione, fratelli, siamo stati consolati a vostro riguardo, in mezzo a tutte le nostre distrette e afflizioni, mediante la vostra fedeII Cor. 7:6, 7.;
8perché ora viviamo, se voi state saldi nel Signore.
9Poiché quali grazie possiam noi rendere a Dio, a vostro riguardo, per tutta l'allegrezza della quale ci rallegriamo a cagion di voi nel cospetto dell'Iddio nostro,
10mentre notte e giorno preghiamo intensamente di poter vedere la vostra faccia e supplire alle lacune della vostra fede?
11Ora Iddio stesso, nostro Padre, e il Signor nostro Gesù ci appianino la via per venir da voi;
12e quant'è a voi, il Signore vi accresca e vi faccia abbondare in amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso voi,
13per confermare i vostri cuori, onde siano irreprensibili in santità nel cospetto di Dio nostro Padre, quando il Signor nostro Gesù verrà con tutti i suoi santi.
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