1L'anno venticinquesimo della nostra cattività, al principio dell'anno, il decimo giorno del mese, quattordici anni dopo la presa della città, in quello stesso giorno, la mano dell'Eterno fu sopra me, ed egli mi trasportò nel paese d'Israele.
2In una visione divina mi trasportò là, e mi posò sopra un monte altissimo, sul quale stava, dal lato di mezzogiorno, come la costruzione di una città.
3Egli mi menò là, ed ecco che v'era un uomo, il cui aspetto era come aspetto di rame; aveva in mano una corda di lino e una canna da misurare).
45Ed egli mi disse: ‘Questa camera che guarda verso mezzogiorno è per i sacerdoti che sono incaricati del servizio della casa;
46e la camera che guarda verso settentrione è per i sacerdoti incaricati del servizio dell'altare; i figliuoli di Tsadok son quelli che, tra i figliuoli di Levi, s'accostano all'Eterno per fare il suo servizio’.
47Ed egli misurò il cortile, che era quadrato, e aveva cento cubiti di lunghezza, e cento cubiti di larghezza; e l'altare stava davanti alla casa.
48Poi mi menò nel vestibolo della casa, e misurò i pilastri del vestibolo: cinque cubiti di qua e cinque di là; la larghezza della porta era di tre cubiti di qua e di tre di là.
49La lunghezza del vestibolo era di venti cubiti; e la larghezza, di undici cubiti; vi si saliva per de' gradini; e presso ai pilastri c'erano delle colonne, una di qua e una di là.
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