1Io grido a te, o Eterno;
Ròcca mia, non esser sordo alla mia voce,
che talora, se t'allontani senza rispondermi,
io non diventi simile a quelli che scendon nella fossa.
2Ascolta la voce delle mie supplicazioni quando grido a te,
quando alzo le mani verso il santuario della tua santitàI Re 8:28, 29..
3Non trascinarmi via con gli empi e con gli operatori d'iniquità,
i quali parlano di pace col prossimo
ma hanno la malizia nel cuoreGer. 9:8..
4Rendi loro secondo le loro opere,
secondo la malvagità dei loro attiII Tim. 4:14; Apoc. 18:6.;
rendi loro secondo l'opera delle loro mani;
da' loro ciò che si meritano.
5Perché non considerano gli atti dell'Eterno,
né l'opera delle sue mani,
ei li abbatterà e non li rileverà.
6Benedetto sia l'Eterno,
poiché ha udito la voce delle mie supplicazioni.
7L'Eterno è la mia forza ed il mio scudo;
in lui s'è confidato il mio cuore, e sono stato soccorso;
perciò il mio cuore festeggia,
ed io lo celebrerò col mio cantico.
8L'Eterno è la forza del suo popolo;
egli è un baluardo di salvezza per il suo unto.
9Salva il tuo popolo e benedici la tua eredità;
e pascili, e sostienili in perpetuo.
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