1Davide rivolse all'Eterno le parole di questo cantico, il mio alto ricetto, il mio asilo. O mio salvatore, tu mi salvi dalla violenza!
4Io invocai l'Eterno ch'è degno d'ogni lode, e fui salvato dai miei nemici.
5Le onde della morte m'avean circondato e i torrenti della distruzione m'aveano spaventato.
6I legami del soggiorno dei morti m'aveano attorniato, i lacci della morte m'aveano còltoEbr. 13:21..
34Egli rende i miei piedi simili a quelli delle cerve e mi rende saldo sui miei alti luoghi.
35Egli ammaestra le mie mani alla battagliaSal. 144:1. e le mie braccia tendono un arco di rame.
36Tu m'hai anche dato lo scudo della tua salvezza, e la tua benignità m'ha fatto grande.
37Tu hai allargato la via ai miei passi; e i miei piedi non hanno vacillato.
38Io ho inseguito i miei nemici e li ho distrutti, e non son tornato addietro prima d'averli annientati.
39Li ho annientati, schiacciati; e non son risorti; son caduti sotto i miei piedi.
40Tu m'hai cinto di forza per la guerra, tu hai fatto piegare sotto di me i miei avversari;
41hai fatto voltar le spalle davanti a me ai miei nemici, a quelli che m'odiavano, ed io li ho distrutti.
42Hanno guardato, ma non vi fu chi li salvasse; han gridato all'Eterno, ma egli non rispose loroProv. 1:28.;
43io li ho tritati come polvere della terra, li ho pestati, calpestati, come il fango delle strade.
44Tu m'hai liberato dalle dissensioni del mio popolo, m'hai conservato capo di nazioniSal. 2:8.; un popolo che non conoscevo m'è stato sottoposto.
45I figli degli stranieri m'hanno reso omaggio, al solo udir parlare di me, m'hanno prestato ubbidienza.
46I figli degli stranieri son venuti meno, sono usciti tremanti dai loro ripari.
47Viva l'Eterno! Sia benedetta la mia ròcca! e sia esaltato Iddio, la ròcca della mia salvezza!
48l'Iddio che fa la mia vendetta, e mi sottomette i popoli,
49che mi trae dalle mani dei miei nemici. Sì, tu mi sollevi sopra i miei avversari mi riscuoti dall'uomo violento.
50Perciò, o Eterno, ti loderò fra le nazioni, e salmeggerò al tuo nomeRom. 15:9..
51Grandi liberazioni egli accorda al suo re, ed usa benignità verso il suo unto, verso Davide e la sua progenie in perpetuoII Sam. 7:12, 13.».
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