1Bisogna gloriarmi: non è cosa giovevole, ma pure, verrò alle visioni e alle rivelazioni del Signore.
2Io conosco un uomo in Cristo, benché io non sia nullaI Cor. 3:7..
12Certo, i segni dell'apostolo sono stati manifestati in atto fra voi nella perseveranza a tutta prova, nei miracoli, nei prodigî ed opere potentiRom. 15:18, 19..
13In che siete voi stati da meno delle altre chiese se non nel fatto che io stesso non vi sono stato d'aggravioII Cor. 11:9.? Perdonatemi questo torto.
14Ecco, questa è la terza volta che son pronto a recarmi da voi; e non vi sarò d'aggravio, poiché io non cerco i vostri beni, ma voi; perché non sono i figliuoli che debbono far tesoro per i genitori, ma i genitori per i figliuoliI Cor. 4:14, 15..
15E io molto volentieri spenderò e sarò speso per le anime vostreFil. 2:17; I Tess. 2:8; II Tim. 2:10.. Se io v'amo tanto, devo esser da voi amato meno?
16Ma sia pure così, ch'io non vi sia stato d'aggravio; ma, forse, da uomo astuto, v'ho presi con inganno.
17Mi son io approfittato di voi per mezzo di qualcuno di quelli ch'io v'ho mandato?
18Ho pregato Tito di venire da voi, e ho mandato quell'altro fratello con lui. Tito si è forse approfittato di voi? Non abbiam noi camminato col medesimo spirito e seguito le medesime orme?
19Da tempo voi v'immaginate che noi ci difendiamo dinanzi a voi. Egli è nel cospetto di Dio, in CristoRom. 9:1, e ref., che noi parliamo; e tutto questo, diletti, per la vostra edificazione.
20Poiché io temo, quando verrò, di trovarvi non quali vorrei, e d'essere io stesso da voi trovato quale non mi vorreste; temo che vi siano tra voi contese, gelosie, ire, rivalità, maldicenze, insinuazioni, superbie, tumulti;
21e che al mio arrivo l'Iddio mio abbia di nuovo ad umiliarmi dinanzi a voi, ed io abbia a pianger molti di quelli che hanno per lo innanzi peccato, e non si sono ravveduti della impurità, della fornicazione e della dissolutezza a cui si erano datiI Cor. 5:1..
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