Neemia 10 - Italian Riveduta 2020 Bible

1Quelli che posero il loro sigillo furono i seguenti: Neemia, il governatore, figlio di Acalia, e Sedechia,

2Seraia, Azaria, Geremia,

3Pascur, Amaria, Malchia,

4Cattus, Sebania, Malluc,

5Carim, Meremot, Obadia,

6Daniele, Ghinneton, Baruc,

7Mesullam, Abiia, Miiamin,

8Maazia, Bilgai, Semaia. Questi erano sacerdoti.

9Leviti: Iesua, figlio di Azania, Binnui dei figli di Chenadad, Cadmiel,

10e i loro fratelli Sebania, Odia,

11Chelita, Pelaia, Anan, Mica,

12Reob, Casabia, Zaccur, Serebia,

13Sebania, Odia, Bani, Beninu.

14Capi del popolo: Paros, Paat-Moab, Elam, Zattu, Bani,

15Bunni, Azgad,

16Bebai, Adonia, Bigvai, Adin,

17Ater, Ezechia, Azzur,

18Odia, Casum,

19Besai, Carif, Anatot,

20Nebai, Magpias, Mesullam,

21Chezir, Mesezabeel, Sadoc,

22Iaddua, Pelatia, Anan, Anaia,

23Osea, Anania, Cassub,

24Alloches, Pila, Sobec,

25Reum, Casabna, Maaseia,

26Achia, Canan, Anan,

27Malluc, Carim, Baana.

28Il resto del popolo, i sacerdoti, i Leviti, i portinai, i cantori, i Netinei e tutti quelli che si erano separati dai popoli dei paesi stranieri per aderire alla legge di Dio, le loro mogli, i loro figli e le loro figlie, tutti quelli che avevano discernimento e intelligenza,

29si unirono ai loro fratelli più ragguardevoli tra loro, e si impegnarono con esecrazione e giuramento a camminare nella legge di Dio data per mezzo di Mosè, servo di Dio, a osservare e mettere in pratica tutti i comandamenti dell’Eterno, del Signore nostro, le sue prescrizioni e le sue leggi,

30a non dare le nostre figlie ai popoli del paese e a non prendere le figlie loro per i nostri figli,

31a non comprare nulla in giorno di sabato o in altro giorno sacro, dai popoli che portassero a vendere in giorno di sabato qualsiasi sorta di merci o di alimenti, a lasciare a riposo la terra ogni settimo anno, e a non esigere il pagamento di nessun debito.

32Ci imponemmo anche per legge di dare ogni anno il terzo di un siclo per il servizio della casa del nostro Dio,

33per i pani della presentazione, per l’oblazione perenne, per l’olocausto continuo dei sabati, dei noviluni, delle feste, per le cose consacrate, per i sacrifici di espiazione a favore d’Israele, e per tutta l’opera della casa del nostro Dio.

34Noi sacerdoti, i Leviti e il popolo, tirando a sorte, regolammo quello che concerne l’offerta della legna, per portarla, secondo le nostre case patriarcali, alla casa del nostro Dio, a tempi fissati, anno per anno, perché bruciasse sull’altare dell’Eterno, del nostro Dio, come sta scritto nella legge;

35e ci impegnammo a portare ogni anno nella casa dell’Eterno le primizie del nostro suolo e le primizie di ogni frutto di qualunque albero,

36come anche i primogeniti dei nostri figli e del nostro bestiame, secondo quanto sta scritto nella legge, e i primogeniti delle nostre mandrie e delle nostre greggi per presentarli nella casa del nostro Dio ai sacerdoti che fanno il servizio nella casa del nostro Dio.

37E ci impegnammo anche a portare ai sacerdoti nelle camere della casa del nostro Dio, le primizie della nostra pasta, le nostre offerte prelevate, le primizie dei frutti di qualunque albero, del vino e dell’olio, e a dare la decima delle rendite del nostro suolo ai Leviti, i quali devono prelevare essi stessi queste decime in tutti i luoghi da noi coltivati.

38E un sacerdote, figlio di Aaronne, sarà con i Leviti quando preleveranno le decime; e i Leviti porteranno la decima della decima alla casa del nostro Dio, nelle stanze che servono da magazzino,

39poiché in quelle stanze i figli d’Israele e i figli di Levi devono portare l’offerta prelevata sul frumento, sul vino e sull’olio; là sono gli utensili del santuario, i sacerdoti che fanno il servizio, i portinai e i cantori. Noi ci impegnammo così a non abbandonare la casa del nostro Dio”.

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