II Samuele 24 - Italian Riveduta 2020 Bible

6. Il censimento d’Israele. La peste. Il sacrificio offerto da Davide

1L’Eterno si accese di nuovo d’ira contro Israele, e incitò Davide contro il popolo, dicendo: “Va’ e fa’ il censimento d’Israele e di Giuda”.

2Il re disse a Ioab, che era il capo dell’esercito e che era con lui: “Recati da tutte le tribù d’Israele, da Dan fino a Beer-Sceba, e fate il censimento del popolo perché io ne sappia il numero”.

3Ioab rispose al re: “L’Eterno, il tuo Dio, moltiplichi il popolo cento volte più di quello che è, e faccia sì che gli occhi del re, mio signore, possano vederlo! Ma perché il re mio signore prende piacere nel fare questo?”.

4Ma l’ordine del re prevalse contro Ioab e contro i capi dell’esercito, e Ioab e i capi dell’esercito partirono dalla presenza del re per andare a fare il censimento del popolo d’Israele.

5Passarono il Giordano e si accamparono ad Aroer, a destra della città che è in mezzo alla valle di Gad, e presso Iazer.

6Poi andarono in Galaad e nel paese di Tatim-Odsi; poi andarono a Dan-Iaan e nei dintorni di Sidone;

7andarono alla fortezza di Tiro e in tutte le città degli Ivvei e dei Cananei, e finirono con il meridione di Giuda, e Beer-Sceba.

8Percorsero così tutto il paese, e dopo nove mesi e venti giorni tornarono a Gerusalemme.

9Ioab consegnò al re la cifra del censimento del popolo: c’erano in Israele ottocentomila uomini forti, adatti a portare le armi; e in Giuda, cinquecentomila.

10Dopo che Davide ebbe fatto il censimento del popolo, provò un rimorso al cuore, e disse all’Eterno: “Io ho gravemente peccato in ciò che ho fatto; ma ora, o Eterno, perdona l’iniquità del tuo servo, poiché io ho agito con grande stoltezza”.

11E quando Davide si fu alzato la mattina, la parola dell’Eterno fu così rivolta al profeta Gad, il veggente di Davide:

12“Va’ a dire a Davide: ‘Così dice l’Eterno: Io ti propongo tre cose: scegline una, e quella farò’”.

13Gad venne dunque a Davide, gli riferì questo, e disse: “Vuoi sette anni di carestia nel tuo paese, oppure tre mesi di fuga davanti ai tuoi nemici che ti inseguono, oppure tre giorni di peste nel tuo paese? Ora rifletti e vedi che cosa io debba rispondere a colui che mi ha mandato”.

14Davide disse a Gad: “Io sono in una grande angoscia! Ebbene, che cadiamo nelle mani dell’Eterno, perché le sue compassioni sono immense; ma che io non cada nelle mani degli uomini!”.

15Così l’Eterno mandò la peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato; e da Dan a Beer-Sceba morirono settantamila persone del popolo.

16Mentre l’angelo stendeva la sua mano su Gerusalemme per distruggerla, l’Eterno si pentì della calamità che aveva inflitta, e disse all’angelo che distruggeva il popolo: “Basta; ritira ora la tua mano!”. Ora l’angelo dell’Eterno si trovava presso l’aia di Arauna, il Gebuseo.

17Davide, vedendo l’angelo che colpiva il popolo, disse all’Eterno: “Sono io che ho peccato; sono io che ho agito ingiustamente; ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano si volga dunque contro di me e contro la casa di mio padre!”.

18Quel giorno Gad venne da Davide, e gli disse: “Sali, erigi un altare all’Eterno nell’aia di Arauna, il Gebuseo”.

19E Davide salì, secondo la parola di Gad, come l’Eterno aveva comandato.

20Arauna guardò e vide il re e i suoi servi che si dirigevano verso di lui; e Arauna uscì e si prostrò davanti al re, con la faccia a terra.

21Poi Arauna disse: “Perché il re, mio signore, viene dal suo servo?”. E Davide rispose: “Per comprare da te quest’aia ed erigervi un altare all’Eterno, affinché la piaga cessi di infierire sul popolo”.

22Arauna disse a Davide: “Il re, mio signore, prenda e offra quello che gli piacerà! Ecco i buoi per l’olocausto; e le macchine per trebbiare e gli arnesi per i buoi serviranno da legna.

23Tutte queste cose, o re, Arauna te le dà”. Poi Arauna disse al re: “L’Eterno, il tuo Dio, ti sia propizio!”.

24Ma il re rispose ad Arauna: “No, io comprerò da te queste cose per il loro prezzo e non offrirò all’Eterno, al mio Dio, olocausti che non mi costino nulla”. E Davide comprò l’aia e i buoi per cinquanta sicli d’argento;

25costruì là un altare all’Eterno e offrì olocausti e sacrifici di ringraziamento. Così l’Eterno fu placato verso il paese, e la piaga cessò di infierire sul popolo.

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