II Samuele 15 - Italian Riveduta 2020 Bible

Ribellione di Absalom. Fuga di Davide

1Dopo queste cose, Absalom si procurò una carrozza, dei cavalli, e cinquanta uomini che correvano davanti a lui.

2Absalom si alzava la mattina presto e si metteva da un lato della strada che conduceva alle porte della città; quando qualcuno, avendo un processo, si recava dal re per chiedere giustizia, Absalom lo chiamava, e gli diceva: “Di quale città sei?”, l’altro gli rispondeva: “Il tuo servo è di tale e tale tribù d’Israele”.

3Allora Absalom gli diceva: “Vedi, la tua causa è buona e giusta, ma non c’è chi sia delegato dal re per sentirti”.

4Poi Absalom aggiungeva: “Oh, se facessero me giudice del paese! Chiunque avesse un processo o un affare verrebbe da me, e io gli farei giustizia”.

5E quando uno gli si avvicinava per prostrarsi davanti a lui, egli gli porgeva la mano, lo abbracciava e lo baciava.

6Absalom faceva così con tutti quelli d’Israele che andavano dal re per chiedere giustizia; in questo modo Absalom rubò il cuore alla gente d’Israele.

7Dopo quattro anni Absalom disse al re: “Ti prego, lasciami andare a Ebron a sciogliere un voto che feci all’Eterno.

8Poiché, durante la sua residenza a Ghesur, in Siria, il tuo servo fece un voto, dicendo: ‘Se l’Eterno mi riconduce a Gerusalemme, io servirò l’Eterno!’”.

9Il re gli disse: “Va’ in pace!”. Così egli si alzò e andò a Ebron.

10Intanto Absalom mandò degli emissari per tutte le tribù d’Israele, a dire: “Quando udrete il suono della tromba, direte: ‘Absalom è proclamato re a Ebron’”.

11Con Absalom partirono da Gerusalemme duecento uomini, i quali, essendo stati invitati, partirono in tutta la loro semplicità, senza sapere nulla.

12Absalom, mentre offriva i sacrifici, mandò a chiamare Aitofel, il Ghilonita, consigliere di Davide, perché venisse dalla sua città di Ghilo. La congiura acquistava forza, e il popolo attorno ad Absalom cresceva sempre più di numero.

13Venne a Davide un messaggero, che disse: “Il cuore degli uomini d’Israele si è rivolto verso Absalom”.

14Allora Davide disse a tutti i suoi servi che erano con lui a Gerusalemme: “Alzatevi, fuggiamo; altrimenti, nessuno di noi scamperà dalle mani di Absalom. Affrettatevi a partire, affinché, con una marcia rapida, non ci sorprenda, piombandoci addosso rovinosamente, e non colpisca la città mettendola a fil di spada”.

15I servi del re gli dissero: “Ecco i tuoi servi, pronti a fare tutto quello che piacerà al re, nostro signore”.

16Il re dunque partì, seguito da tutta la sua casa, e lasciò dieci concubine a custodire il palazzo.

17Il re partì, seguito da tutto il popolo, e si fermarono a Bet-Merac.

18Tutti i servi del re camminavano al suo fianco; e tutti i Cheretei, tutti i Peletei e tutti i Ghittei, che in seicento erano venuti da Gat, al suo seguito, camminavano davanti al re.

19Allora il re disse a Ittai di Gat: “Perché vuoi venire anche tu con noi? Torna indietro e rimani con il re; poiché sei uno straniero e per di più un esule dalla tua patria.

20Tu sei arrivato soltanto ieri e oggi dovrei farti andare vagando qua e là con noi, mentre io stesso non so dove vado? Torna indietro e riconduci con te i tuoi fratelli; siano con te la misericordia e la fedeltà dell’Eterno!”.

21Ma Ittai rispose al re, dicendo: “Com’è vero che l’Eterno vive e che vive il re mio signore, in qualunque luogo sarà il re mio signore, per morire o per vivere, là sarà pure il tuo servo”.

22Allora Davide disse a Ittai: “Va’, passa oltre!”. E Ittai, il Ghitteo, passò oltre con tutta la sua gente e con tutti i fanciulli che erano con lui.

23Tutti quelli del paese piangevano ad alta voce, mentre tutto il popolo passava. Il re passò il torrente Chidron, e tutto il popolo passò, prendendo la via del deserto.

24Ecco venire anche Sadoc con tutti i Leviti, i quali portavano l’arca del patto di Dio. E mentre Abiatar saliva, essi posarono l’arca di Dio, finché tutto il popolo non ebbe terminato di uscire dalla città.

25E il re disse a Sadoc: “Riporta in città l’arca di Dio! Se io trovo grazia agli occhi dell’Eterno, egli mi farà tornare e mi farà vedere l’arca e la sua dimora;

26ma se dice: ‘Io non ti gradisco’, eccomi; faccia di me quello che vorrà”.

27Il re disse ancora al sacerdote Sadoc: “Vedi? Torna in pace in città con i due vostri figli: Aimaas, tuo figlio, e Gionatan, figlio di Abiatar.

28Guardate, io aspetterò nelle pianure del deserto, finché mi sia portata qualche notizia da parte vostra”.

29Così Sadoc e Abiatar riportarono l’arca di Dio a Gerusalemme, e dimorarono là.

30Davide saliva il monte degli Ulivi; saliva piangendo e camminava con il capo coperto e a piedi scalzi; e tutta la gente che era con lui aveva il capo coperto e, salendo, piangeva.

31Qualcuno venne a dire a Davide: “Aitofel è con Absalom tra i congiurati”. Allora Davide disse: “Ti prego, o Eterno, rendi vani i consigli di Aitofel!”.

32Quando Davide fu giunto in cima al monte, al luogo dove si adora Dio, gli venne incontro Cusai, l’Archita, con la tunica stracciata e il capo coperto di polvere.

33Davide gli disse: “Se tu passi oltre con me, mi sarai di peso;

34ma se torni in città e dici ad Absalom: ‘Io sarò tuo servo, o re; come fui servo di tuo padre nel passato, così sarò adesso servo tuo’, tu cambierai in mio favore i consigli di Aitofel.

35Laggiù avrai con te i sacerdoti Sadoc e Abiatar. Tutto quello che sentirai dire della casa del re, lo farai sapere ai sacerdoti Sadoc e Abiatar.

36Siccome essi hanno con sé i loro due figli, Aimaas figlio di Sadoc e Gionatan figlio di Abiatar, per mezzo di loro mi farete sapere tutto quello che avrete sentito”.

37Così Cusai, amico di Davide, tornò in città, e Absalom entrò in Gerusalemme.

Blog
About Us
Message
Site Map

Who We AreWhat We EelieveWhat We Do

Terms of UsePrivacy Notice

2025 by iamachristian.org,Inc All rights reserved.

Home
Gospel
Question
Blog
Help